di Gianluca Albanese
LOCRI – Tutti al mare. La seduta di consiglio comunale convocata per oggi alle 15,30, infatti, non ha avuto luogo per la mancata ricezione da parte della consigliera di opposizione Maria Davolos, della notifica di convocazione “brevi manu” da parte del messo comunale D’Agostino. La causa di improcedibilità dell’assise, eccepita durante la discussione preliminare dal capogruppo di opposizione Antonio Cavo, è stata certificata dal segretario comunale Capria, statuto alla mano.
A nulla sono valsi i tentativi del capogruppo di maggioranza Bumbaca (che aveva chiesto una sospensione della seduta per cinque minuti, al fine di discutere della questione e, ove possibile, trovare una soluzione), dell’assessore Passafaro (che aveva invitato il Consiglio a soprassedere e a procedere con i lavori, con tanto di scuse per il disguido, vista l’importanza dei temi da trattare, come la definizione delle rate della Tares e le mozioni per la tutela e il miglioramento dei servizi ospedalieri di Tac ed Elisoccorso, già oggetto di una richiesta di convocazione da parte del gruppo di opposizione “Impegno e Trasparenza-PD”, poi convertita in mozione) e nemmeno dello stesso messo comunale che ha riferito in aula di essersi recato al domicilio della consigliera e di non averla trovata. Non solo. D’Agostino ha detto di aver telefonato alla Davolos che era fuori sede e che ha riferito che sarebbe rientrata a Locri solo nel primo pomeriggio di oggi. A nulla sono valsi, nemmeno, il breve conciliabolo intercorso tra il sindaco e il suo staff che ha chiesto un approfondimento della lettura dello statuto, col vicesindaco Sainato che riteneva che fosse sufficiente «La relata di notifica dell’avviso presso il domicilio della consigliera assente», considerata da Sainato alla stregua di una notifica di fatto. Nulla da fare. Lo statuto parla chiaro e allora il Consiglio è stato riconvocato per domani alle 17,30, anche se non sono mancate le polemiche prima dello scioglimento anticipato della seduta. Già, perchè il sindaco Calabrese ha detto alla segretaria Capria che «Vale, per legge, la convocazione del Consiglio pubblicata nell’albo pretorio on line nella home page del sito istituzionale www.comune.locri.rc.it, perchè c’è una legge nazionale che lo dice e, stante la gerarchia delle fonti del diritto, le leggi vengono prima di statuti e regolamenti, altrimenti qualsiasi consigliere di opposizione può, di volta in volta, non farsi trovare nei giorni che precedono la data di convocazione di un Consiglio, anche in seduta straordinaria e urgente come quella odierna, e fare ostruzionismo che non serve al buon funzionamento della macchina amministrativa». Ma di fronte all’ennesimo diniego del segretario comunale, al presidente Maio non è rimasto che riconvocare la seduta per domani alle 17,30 invitando, contestualmente, i consiglieri «a ritirare l’avviso di convocazione presso l’ufficio di segreteria». Nel frattempo, i consiglieri di opposizione Cavo, Gozzi e Mammoliti avevano già abbandonato l’aula, con quest’ultimo che ha definito «Una figuraccia quella rimediata dall’amministrazione oggi». Le polemiche, poi, sono continuate anche dopo. Particolarmente tranchant il commento del sindaco. «Durante la conferenza dei capigruppo convocata domenica mattina – ha detto Calabrese a Lente Locale – l’avvocato Mammoliti, delegato dal capogruppo di opposizione Cavo aveva informato i presenti che la data di convocazione precedentemente indicata dalla maggioranza, ovvero mercoledì 31, non andava bene per via di impegni improrogabili da parte del capogruppo di opposizione Cavo e della consigliera di minoranza Cautela. Quindi, con grande senso di disponibilità – ha proseguito il sindaco – abbiamo concordato insieme la data e l’orario di oggi con lo stesso Mammoliti che aveva preso l’impegno, davanti a noi, di informare subito gli altri consiglieri di opposizione. Oggi, invece, ci troviamo di fronte a questo comportamento ostruzionistico da parte della minoranza: bel ringraziamento – sottolinea sarcastico Calabrese – per la disponibilità mostrata da parte nostra. Di sicuro, il rinvio di poco più di ventiquattr’ore della seduta consiliare non ci spaventa. Noi continueremo la nostra incisiva azione amministrativa tesa a rinnovare e a migliorare ogni settore della vita pubblica cittadina, incuranti dell’ostruzionismo palesato dalla minoranza e dal malcontento che, probabilmente, qualche settore della cittadinanza ben rappresentato da qualche consigliere di minoranza sta manifestando. Di sicuro, visto l’atteggiamento manifestato dall’opposizione oggi, ritengo inutile la prosecuzione del dialogo con la stessa. Noi andremo avanti nel nostro lavoro per il bene della città che è troppo importante per essere interrotto da questi atteggiamenti pretestuosi». Prima della discussione, infine, l’aula ha osservato un minuto di raccoglimento (nella foto) in memoria delle vittime della sciagura d’Irpinia, laddove un autobus è precipitato dalla strada col triste bilancio di numerose vittime.