di Gianluca Albanese
LOCRI – Il trasferimento pro tempore di un metodo anestesista dall’ospedale di Locri a quello di Polistena dimostrerebbe la volontà di unificare, di fatto, l’attività degli ospedali di Locri e Polistena, mediante la suddivisione dei reparti tra i due presidi “spoke” del territorio metropolitano di Reggio Calabria.
E’ quanto si evince da una nota stampa diffusa dal Comune di Locri, nella quale il sindaco Giovanni Calabrese afferma che “Dopo il trasferimento dei medici ortopedici che ha portato nei fatti allo smantellamento quindi fino alla chiusura del reparto di Ortopedia, assistiamo oggi ad una nuova incredibile iniziativa del direttore sanitario Bray, che punta allo smantellamento anche del reparto di Rianimazione.
Emblematico è il provvedimento – nota prot. 2581 del 15 gennaio 2020 – di trasferimento temporaneo adottato nei confronti di un medico anestesista che si è visto “comandato” a Polistena, dal prossimo 21 gennaio, con un atto avente ad oggetto “trasferimento temporaneo in somma urgenza da Locri a Polistena”.
Il provvedimento prevede il trasferimento al fine di affrontare le criticità di Polistena ed in ogni caso successivamente il trasferimento di altro personale medico proveniente dalla rianimazione di Locri.
“Tutto ciò secondo il Direttore Sanitario contribuisce ad assicurare la continuità su Polistena, ma è evidente che andrà a condizionare in modo negativo la continuità su Locri”.
Insomma, Calabrese, lasciando intendere anche la volontà del suo omologo polistenese Michele Tripodi, annuncia la propria contrarietà a ogni progetto teso a ridurre ulteriormente risorse e personale ai due ospedali, aggiungendo che “Alla decisione del Direttore Sanitario è giunta, inoltre, immediata la replica del sanitario interessato, il quale contesta l’illegittimità del provvedimento adottato nei propri confronti nonché, di conseguenza, a discapito del Presidio Sanitario di Locri”.