di Gianluca Albanese (ph. e video di Enzo Lacopo)
LOCRI – Sono trascorsi sette giorni dal consiglio comunale aperto sull’emergenza povertà, e sono in tanti, a Locri, a chiedersi quali saranno le prossime mosse che le istituzioni cittadine intenderanno intraprendere per dare seguito alla lunga seduta consiliare del 3 luglio, alla quale ha preso parte, concludendo i lavori, anche il vescovo di Locri-Gerace Monsignor Francesco Oliva.
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Le proposte non sono mancate, e ben presto, durante l’assemblea cittadina, si è superato il riferimento all’episodio dal quale il Consiglio avrebbe preso le mosse, ovvero la querelle, tutta mediatica, tra il consigliere di opposizione Pino Mammoliti e il sacerdote don Giuseppe De Pace, preferendo considerare quella di venerdì scorso solo la prima fase di un percorso lungo e duraturo che, attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori sociali cittadini, possa portare a risultati concreti.
Insomma, il consiglio comunale di venerdì scorso non può e non deve rimanere un episodio isolato. Lo ha detto, tra gli altri, la consigliera di opposizione Maria Antonella Gozzi, che ha proposto di tenere all’aperto, in un luogo pubblico, la prossima assise sul tema, e lo ha detto anche il consigliere Alfonso Passafaro che, accentuando la propria indipendenza rispetto alla maggioranza consiliare, ha parlato di “Nuovo corso che inizia oggi. Tra un mese – ha detto lo scorso 3 luglio – chiederò conto di quello che si è fatto realmente per sconfiggere la povertà a Locri, perché il tempo delle manifestazioni senza risultati è finito”. Passafaro ha aggiunto che, per lui, “Sconfiggere la povertà significa in primo luogo creare le condizioni per aumentare l’offerta di lavoro, quello stabile e duraturo, perché l’assistenzialismo puro e semplice non porta da nessuna parte” promettendo altresì che sarà molto vigile sul tema.
Stamani, abbiamo contattato il presidente del civico consesso Miki Maio, che attualmente si trova fuori sede, ma che ha anticipato a Lente Locale che “Appena rientro, a inizio settimana, convocherò – ha detto – una conferenza dei capigruppo per programmare le prossime mosse su una tematica che, è il caso di ricordarlo, questa amministrazione (in particolare il sindaco Calabrese, la consigliera Mollica e la capogruppo Bumbaca) aveva già in animo di affrontare pubblicamente, anche prima dell’episodio che ha visto protagonisti il consigliere Mammoliti e don De Pace”.
Secondo Maio, la soluzione migliore è rappresentata “Da una riunione pubblica operativa aperta alla partecipazione di tutti i gruppi consiliari e delle associazioni, al fine di individuare, in un secondo momento, le soluzioni concrete da adottare, coinvolgendo i medici, i consultori dell’Asp, gli assistenti sociali e tutti quei soggetti che possono essere utili alla causa. Di sicuro – ha concluso Maio – non trascureremo alcun aspetto e andremo avanti con questa battaglia”.
Fin qui il presidente Maio. Intanto, grazie alle immagini riprese e montate dal nostro Enzo Lacopo, rivediamo alcuni degli interventi più significativi del Consiglio di venerdì, tra cui quelli di Pino Mammoliti e Alfonso Passafaro.
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