di Enzo Romeo
Ieri, 24 maggio, sono stati venti anni dall’assassinio di Gianluca Congiusta. Lo stimato e conosciutissimo imprenditore sidernese cadde in un agguato, mentre stava facendo rientro a casa. La vicenda giudiziaria che ne è seguita ha portato inizialmente a condanne, poi all’assoluzione in Cassazione degli imputati. Donatella Catalano, madre esemplare ed eroica di Gianluca, nel silenzio costruttivo, rispettoso dei valori veri di una società democratica, e nell’attesa delle verità storiche, resta impegnata nella sua testimonianza di legalità, principio da insegnare alle giovani generazioni, e di tutela della memoria del figlio. Lo fanno le altre due figlie e lo ha fatto il marito, Mario Congiusta, fino all’ultimo momento di vita. Una famiglia, che aspetta giustizia, ma che ha saputo andare oltre, raccontando agli altri Gianluca e la sua storia, e impegnando molto del proprio prezioso tempo a seminare radici di legalità.
Non si sono arresi e non si sono fermati i componenti di questa famiglia, sconquassata da una tragedia immane. Hanno voluto pensare anche al dopo, spiegando che la strada deve essere solo una: la democrazia e la lotta contro ogni forma di prevaricazione, tracotanza e violenza.
Nelle scuole, nelle manifestazioni, in ogni dove, Mario Congiusta, Donatella Catalano, le loro figlie, non si sono mai tirati indietro, hanno garantito la loro presenza, espressione di una convinta partecipazione alla costruzione di una nuova società. Probabilmente una società epurata dalla ‘ndrangheta e da realtà altrettanto pericolose non sarà del tutto possibile, ma seminare bene sarà il farmaco di contrasto almeno ai possibili peggioramenti delle comunità.
Venti anni fa Siderno e non solo cadde in una fitta oscurità. La città era piegata, sgomenta ed incredula. Ancora oggi il pensiero di quel giorno atterrisce e rattrista ma, grazie anche ad un impegno forte, come quello di Donatella Catalano e dei suoi familiari – pur nell’oggi complicato e incerto per tutti – si riesce a trovare fiato e speranza. Si ossigena il senso dell’unione e, come detto, si aiuta la partecipazione collettiva. In questo senso è meravigliosa – nessuna retorica, e se c’è qualcuno che la vede diversamente abbia il coraggio civile di zittirsi – la sinergia tra la famiglia Congiusta Catalano e l’amministrazione comunale di Siderno, per l’attivazione di una borsa di studio a favore di giovani studenti, che frequentano le scuole della città ionica. Ancora una volta un abbraccio ai ragazzi e alle ragazze, che saranno il futuro, da parte dei familiari di Gianluca, nel segno dell’amore sociale e della forza morale. Ed anche nel segno di papà Mario che, da lassu’, troverà il sorriso di nuovi orizzonti.