di Patrizia Massara Di Nallo (Pentecoste di Giotto- foto Wikipedia)
Nel cristianesimo la Pentecoste è la discesa dello Spirito Santo dalla quale iniziò la vita di espansione della Chiesa cristiana con il discorso tenuto da Pietro alla folla intervenuta in città per la Pentecoste ebraica, come indicano gli Atti degli Apostoli. Di fronte alla folla Pietro spiega: “Accade quel che predisse il profeta Gioele: Io effonderò il mio Spirito sopra ogni persona;i vostri figli e le vostre figlie profeteranno, i vostri giovani avranno visioni e i vostri anziani faranno sogni. E anche sui miei servi e sulle mie serve in quei giorni effonderò il mio Spirito ed essi profeteranno”. Secondo il calendario ebraico la promessa del Cristo, “avrete la forza dello Spirito Santo che scenderà su di voi” si sarebbe compiuta dieci giorni dopo L’Ascensione, nella festa ebraica di Shavu’ot che era, ed è,da un lato un’azione di grazie per i raccolti ,dall’altro la festa della Legge, cioè la commemorazione della rivelazione sul Sinai. Il nome di Pentecoste, quindi, fu usato da principio dai Giudei di lingua greca per designare la festa che cadeva cinquanta giorni dopo la pasqua ebraica e nell’Antico testamento è designata con espressioni come festa delle messe e primizie dei lavori agricoli o giorno delle primizie o festa delle settimane e primizie della messe del grano.
La Chiesa cristiana cominciò a celebrare la Pentecoste (Πεντηκοστή in greco cinquantesimo giorno, dopo la Pasqua), seguendo la narrazione biblica, fin dal II secolo come testimonia l’Epistola Apostolorum. Secondo le notizie della pellegrina Eteria, a Gerusalemme alla fine del secolo IV, si celebrava con una funzione di vigilia con i salmi, una messa all’alba e una a mezza mattinata seguita da una processione al Monte degli Ulivi e concludentesi con il ritorno a sera in città. In Occidente, invece, la funzione vigilare riguardava la mattina stessa con letture di profezie e benedizione del fonte battesimale con litanie dei santi e infine una messa successiva. A Roma il Papa stesso ufficiava la Messa e se ne ritornava, ornato con il regnum (copricapo rotondo a punta) in processione al Laterano.
Un tempo la Pentecoste veniva chiamata Pasqua rosa o rosata oppure Pasqua delle rose perché in molte chiese francesi. e italiane, per ricordare appunto la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli, si facevano piovere, rose, fiori e talora addirittura batuffoli di stoppa accesa, talvolta al canto della sequenza e in Francia con il suono delle trombe per ricordare il potente vento che aveva accompagnato la discesa dello Spirito Santo. Da qualche anno si è ripresa questa tradizione all’interno del Pantheon di Roma e si fanno cadere dall’alto petali di rose, Il simbolismo della rosa, infatti, è legato alla Pentecoste, poiché il fiore ha sempre evocato il simbolo dell’unità che si manifesta con i suoi archetipi, i petali, informando il Creato.
Fino al Concilio Vaticano II, inoltre, si celebrava, subito dopo la Pentecoste, una liturgia penitenziale e di rendimento di grazie, le cosiddette Quattro Tempora, che corrispondevano alla prima raccolta dell’anno. Questa liturgia, che si celebrava anche in altri momenti dell’anno e si ispirava al digiuno veterotestamentario del quarto, quinto, settimo e decimo mese di cui parla Zaccaria, è nata a Roma durante il III secolo per cristianizzare le cerimonie pagane di lustrazione dei campi. Le Quattro Tempora cadevano, infatti, nella prima settimana di Quaresima, nella settimana dopo la Pentecoste, nella terza settimana di settembre e nella terza settimana dell’Avvento.
La discesa dello Spirito Santo sulla Madonna e sugli Apostoli è la Chiesa che riceve il Battesimo dello Spirito e ottiene l’investitura apostolica missionari e, a tal proposito, il cardinale Shuster scriveva: “Ormai la redenzione è compiuta e e lo Spirito Santo è venuto quasi ad assicurarne definitivamente l’efficacia mediante il carattere sacramentale che egli imprime all’anima. Tale è la proprietà personale del divino Paraclito; egli compie, conchiude al pari di una conclusione che inevitabilmente e irremovibilmente sgorga dalle premesse”.
Il Cristianesimo, quindi, celebra con la Pentecoste la festa cristiana dell’effusione dello Spirito Santo, dono di Gesù, e la nascita della Chiesa.. Oggi viene celebrata, dopo l’Epistola, una sequenza speciale Veni Sancte Spiritus . Il 3 marzo 2018, papa Francesco ha, inoltre, istituito la memoria obbligatoria di Maria Madre della Chiesa, da celebrarsi il lunedì dopo la festa di Pentecoste.
(Fonti: Istituto Enciclopedia Italiana “Treccani” e “Calendario” di Cattabiani)