di Redazione
CATANZARO – 《Quella dei rifiuti è una delle pagine più buie per la nostra regione. Negli anni, la Calabria e, in particolare, la provincia di Crotone sono stati “invase” da rifiuti di ogni tipo, anche pericolosi provenienti da tutta Italia, nel silenzio e nella rassegnazione. Sin dall’inizio del mio mandato di Consigliere Regionale ho voluto intraprendere una battaglia contro quello che reputo un vero e proprio delitto nei confronti della nostra terra e di tutti i calabresi. Mentre qualche multinazionale o imprenditore senza scrupoli continua ad arricchirsi, le nostre colline, le campagne e anche i terreni a ridosso dei centri abitati e delle coste continuano a “ricevere” tonnellate e tonnellate di rifiuti che mettono a repentaglio la vita degli abitanti, oltre che inquinare in maniera irreversibile interi territori》.
Lo dichiara il Consigliere Regionale Ernesto Francesco Alecci, ieri in Consiglio Regionale, presentando un’altra interrogazione chiedendo 《quale fosse l’intenzione della Giunta riguardo l’ennesima discarica in predicato di essere ricavata a Crotone, nell’area attraversata dal torrente Giammiglione, situata a poca distanza dal centro abitato. L’interrogazione chiedeva esplicitamente quale urgenti iniziative politiche e amministrative la Giunta intendesse mettere in atto per scongiurare la realizzazione del progetto. La potenziale discarica verrebbe realizzata in una zona su cui gravano vincoli alluvionali, archeologici e agricoli. Inoltre, l’apertura della discarica rischierebbe di aumentare in maniera esponenziale il traffico di tir e camion sulla statale 106, strada già tristemente nota alla cronaca per la pericolosità e lo stato di abbandono di alcuni tratti. Per questo motivo, ho accolto con fiducia le parole del Presidente Roberto Occhiuto che all’interno della propria risposta all’interrogazione ha voluto sottolineare come l’indirizzo politico che la Giunta sta dando ai Dipartimenti sia quello di ridurre in futuro il più possibile l’utilizzo delle discariche in Calabria, sia quelle tradizionali che quelle “speciali”. Un primo passo importante, una posizione su cui continuerò a vigilare senza arretrare di un centimetro, in difesa di Crotone e di tutti i territori a rischio》.