RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO PER DIRITTO DI REPLICA E PRECISAZIONE
Scrivo la presente in nome e per conto della Dott.ssa Caterina De Stefano, direttrice del Dipartimento delle Dipendenze presso I’ASp di Reggio Calabria, che la sottoscrive per ratifica e conferimento mandato, per significarle quanto segue:
qualche giorno fa, il suo quotidiano on line ha pubblicato una lettera, a firma della Sig.ra Emanuela Barbuto, segretaria territoriale della FSI, inviata al commissario straordinario dell’ASp, Dott. Giacomino Brancati, il cui contenuto lede pesantemente l’onorabilità della Dott.ssa Caterina De Stefano, direttrice del dipartimento delle dipendenze della medesima ASP.
La gravità delle affermazioni ivi contenute, per le quali ci si riserva ogni azione nelle opportune sedi giudiziarie, avrebbe meritato un controllo approfondito da parte del giornalista Danilo Loria e del direttore responsabile.
Infatti, laddove nello scatenato ed incontrollato intervento, trasfuso nella predetta missiva, la rappresentante sindacale, nella violenta critica alla delibera n, 275 del 2/8/2016, riguardante il “Progetto Aziendale sperimentale Detenuti”, è giunta ad affermare testualmente che: “alla Dottoressa Caterina De Stefano anni or sono è stato conferito I’incarico di Direttore del Dipartimento selle Dipendenze in assoluta violazione alle normative contrattuali e di legge vigenti, in effetti la dottoressa risulta essere inquadrata nei ruoli Aziendali con la qualifica di Dirigente Medico ex 1o livello, per cui la stessa non avendo mai ricoperto la qualifica di Direttore di struttura complessa, non poteva prima, e non può oggi, vedersi attribuito I’incarico di Direttore di Dipartimento”; ed ancora “come se il Dipartimento delle Dipendenze dell’ASp di Reggio calabria fosse “cosa personale” del Direttore”,
Nel tralasciare gli ulteriori diffamatori, insinuanti e offensivi passi della lettera della ardente sindacalista, voglio render pubblico che dagli ambienti sanitari di Locri, già in un recente passato, la mia assistita ha ricevuto attacchi casualmente aventi il medesimo contenuto, anche letterale.
In ogni caso, preciso che la Dott.ssa caterina De Stefano è in pieno e legittimo possesso di tutti i requisiti per ricoprire il ruolo assegnatole e che nessuna violazione di legge è mai stata posta in essere dall’ASP di Reggio Calabria.
Ella, per i titoli in suo possesso, per l’esperienza maturata negli anni e per l’elevato numero degli assistiti (il capoluogo non può esser di certo paragonato a Locri per abitanti) ha tutto il diritto, riconosciutole dall’ASP di essere e rimanere per il futuro la qualificata Direttrice del Dipartimento, nonostante i “mal di pancia” di qualche aspirante, come ho già riferito ad altri quotidiani della carta stampata, nessuna sorpresa avrebbe dovuto esser manifestata per il fatto che siano stati attribuiti alla Dott.ssa De Stefano i compiti di organizzare e dirigere un progetto, assolutamente in assonanza con I’assistenza ai detenuti tossico dipendenti, contrariamente a quanto sostenuto dalla rappresentanza sindacale: forse avrebbero preferito qualche altro soggetto o meglio, con tutto il rispetto per l’onorata categoria, un lavoratore edile?
Tra l’altro, per elaborare un progetto, svilupparlo e portarlo a termine, non è certo necessario ricoprire un ruolo superiore a quello di dirigente medico ex 1° livello, comunque, è bene precisare che la mia assistita, sempre contrariamente a quanto riferito dalla disinformata sindacalista, allo stato è inquadrata nella categoria di “dirigente medico incaricato struttura complessa territoriale.
Certo che la S.V. curerà la pubblicazione invio cordiali saluti.
Dott.ssa Caterina De Stefano
Avv. Giancarlo Murolo