R. & P.
ASSOCIAZIONE ESCURSIONISTICA
“Gente in Aspromonte”
FEDERAZIONE ITALIANA ESCURSIONISMO
DAL PROGRAMMA ESCURSIONI 2019
La natura nascosta
Domenica 27 ottobre
La guardia della Valle Infernale
Un vero e proprio paradiso naturalistico che conserva miracolosamente intatta la flora primigenia aspromontana. Vedremo luoghi, quasi inaccessibili, che sono tra i più belli, spettacolari e selvaggi del Parco con alberi monumentali: pino laricio e Roveri ritenuti tra i più grandi e maestosi di tutto l’Aspromonte, abeti bianchiecerri.
Una spettacolare escursione per gli amanti delle forti emozioni, partendo dalla cima più alta (Monte Cocuzza) fino ad una delle valli più suggestive del Parco Nazionale dell’Aspromonte. L’area offre splendidi scorci panoramici sul Ferraina e sulla conca di “Croce di Dio sia lodato”.
Come arrivare:
da Reggio e Tirrenica seguire le indicazioni Gambarie – Montalto
dalla Jonica salire da San Luca – Montalto
PRIMO RADUNO: ore 09.15 bivio di Montalto
SECONDO RADUNO: ore 9.45 Monte Ceresia
PARTENZA ESCURSIONE: ore 10.00
La guardia della Valle Infernale
Tempo: 5.30 Località: Monte Ceresia
Dislivello: 1641-1470- 1755 slm Comune: San Luca – Samo
Difficoltà: E. Escursionistico
Il sentiero si snoda immerso tra faggete e abetaie ed offre all’escursionista scorci panoramici unici e suggestivi. Cammineremo lì dove nascono le sorgenti di quelle che a valle diventano grandi fiumare. La Riserva Naturale Territoriale per la Biodiversità rappresenta una eccezionale finestra ecologica e naturalistica su ambienti di altri tempi. La visita dell’area protetta consente di vivere di persona le trasformazioni che i grandi fenomeni geologici e climatici del passato hanno prodotto e continuano a produrre sul nostro territorio. Il territorio è infatti popolato da alcune specie rare come il lupo, fino a poco tempo fa considerato in via di estinzione, l’astore, la martora, l’aquila reale e il gufo reale.
Il paesaggio dell’Aspromonte è un susseguirsi di ripiani, costoni e valloni profondi con idrografia caratterizzata da corsi d’acqua di tipo torrentizio, brevi e ripidissimi che danno origine alle note fiumare. Dal punto di vista geologico le formazioni rocciose affioranti sono di origine magmatico intrusiva e metamorfica. Dal punto di vista idrografico le foreste comprendono interamente le testate dei torrenti Aposcipo, Ferraina e Butramo, che confluiscono nelle Fiumare Laverde e Bonamico.
Si parte dal Serro Ceresia seguendo la sterrata in lieve discesa che in pochi minuti portaal casello Afor di Cerasia, meta di tante escursioni di Gente in Aspromonte (rifornimento d’acqua);si scende dolcemente lungo il sentiero, si fauna breve deviazione a sinistra verso il puntone della Guardia della Valle Infernale da dove potremo apprezzare l’Aspromonte con le sue maestose e secolari piante di rovere, con lo sguardo che spazia sino allo Jonio ed alle cime più alte di questa meravigliosa montagna con vedute mozzafiato e scorci panoramicia dir poco strepitosi, come si può vedere nella foto di copertina del programma delle escursioni 2019.
Una chiara dimostrazione di come la natura ci può mostrare il suo volto nascosto e inconsueto consentendoci di catturare anche solo con lo sguardo immagini di rara bellezza che ci trasmettono emozioni indescrivibili.
Si torna indietro si riprende il sentiero lasciato prima e si percorre un breve tratto del grande percorso denominato “Cammino della Fede”, che ci porta al Vallone Cerasia, passo obbligato per i pellegrini che dalla costa Jonica si recano in pellegrinaggio alla Madonna della Montagna.
Si raggiunge uno dei tanti affluenti della Fiumara Butramo,superato il torrente si sale dolcemente lungo il sentiero che dopo circa 10 minuti porta al crocevia di Ferraina-Finocchio-Montalto.
Da quì il sentiero inizia a scendere e dopo 10 minuti siarriva alle quattro Tabelle (a sinistra indicazione Valle infernale, al centro indicazione Croce di Dio sia Lodato, a destra indicazione Rifugio Canovai).
Si segue la direzione Croce di Dio sia Lodato, si prosegue con un andamento pianeggiante e dopo circa 30 minuti si raggiunge l’altopianodell’Uomo Morto; ancora qualche minuto e siarriva all’ex campo sperimentale della Biodiversità.
Si lascia la pista e ci si immette sul sentiero che ci porta al famoso Scaluni di Furraina; si prosegue sul crinale e dopo circa 300 metri siamo sull’altopiano di Croce di Dio sia lodato, un altopiano caratterizzato dalla presenza di stupende querce secolari, e da cui è possibile godere di panorami mozzafiato. E’ consigliabile scendere giù per circa 100 metri dove è visibile una staccionata (denominata Belvedere) da cui è possibile vedere in lontananza le stupende cascate Forgiarelle.
Si ritorna al punto di partenza ripercorrendo lo sesso sentiero.