Un romanzo ambientato negli anni ’80, periodo di grandi sconvolgimenti
politici internazionali e di buona musica, nel quale la vicenda
personale di un giovane giornalista della provincia meridionale
s’intreccia col quadro rinnovato della politica mondiale.
“Gorbaciov, ti voglio bene” di Tiziana Marzano (2018, Algra editore) è
il romanzo d’esordio della giovane sidernese che lavora nel mondo della
cultura, occupandosi dell’editing dei manoscritti di autori nazionali e
internazionali.
E a furia di correggere e rivedere le bozze, evidentemente, a Tiziana
Marzano è venuta voglia di scrivere un libro tutto suo. Una storia
avvincente e coinvolgente, con dialoghi autentici e un filo di nostalgia
per il tempo in cui i partiti “liquidi” non esistevano e c’era ancora
spazio per i sogni, per la passione e per l’ideologia. Sia ben chiaro,
la figura di Gorbaciov c’entra in maniera marginale nel racconto che non
è un romanzo a sfondo politico. Ma inquadra perfettamente un’epoca nella
quale si svolgono i fatti narrati.
“Gorbaciov ti voglio bene” verrà presentato venerdì I giugno nel
giardino della biblioteca comunale “Armando La Torre” di via Reggio, 1 a
Siderno, grazie all’organizzazione curata dallo spazio culturale “MAG.
La ladra di libri” e dall’associazione “Amici del Libro e della
Biblioteca” presieduta da Cosimo Pellegrino.
Gianluca Albanese dialogherà con l’autrice.
Di seguito la recensione del libro.
«Tovarisc Gorbaciov, Tovarisc Gorbaciov dasvidania ai no aim gonna
druski to de dania. Ahahahahah Tovarisc Gorbaciov”. Siamo pronti a
scommettere che anche questo motivetto pop cantato da un gruppo-meteora
italiano nel 1987 sarà stato ascoltato nell’autoradio della scalcinata
“Dyane” di Giancarlo, giovane giornalista pugliese protagonista del
romanzo d’esordio della scrittrice sidernese Tiziana Marzano, di
professione editor e agente letterario, dal titolo “Gorbaciov ti voglio
bene” (2018, Algra editore).
Una storia che sa del fruscio di manopole della sintonia e del volume di
un’autoradio “Roadstar” fatte roteare freneticamente, del ticchettìo di
macchine per scrivere elettriche, di personale e politico che si fondono
e s’intersecano, perché nella provincia italiana di metà degli anni ’80
c’erano anche – per fortuna – sacche di Resistenza ideologica, negli
anni del disimpegno e dell’edonismo reaganiano.
Già, perché fare il giornalista rappresenta il sogno professionale di
una vita, che Giancarlo realizza grazie al suo talento naturale e a una
fede politica che gli permette di diventare redattore di un giornale,
come si dice oggi, “politicamente esposto”.
Una vita soddisfacente, dal punto di vista professionale, ma che lascia
poco spazio ad altro, compreso l’amore. Meglio due chiacchiere al
bancone del bar dell’amico Morfeo e del suo strampalato fratellastro.
Perché in ogni angolo della provincia italiana c’è sempre stato un “bar
Mario” simile a quello cantato da Ligabue. Una vita che non ti permette
di avere orari certi, e che sicuramente non agevola le frequentazioni
extra-professionali, se non “a margine” di qualche evento da seguire per
il giornale.
Una vita che un giorno ti regala l’incontro con Irene, una ragazza
bellissima, “ a margine” – appunto – delle visita a Roma dell’allora
segretario del Pcus Michail Gorbaciov, il rinnovatore che in nome
dell’invocata “Perestrojka” e della “Glasnost” avrebbe cambiato il volto
dell’Europa nello scacchiere internazionale degli anni a venire.
Un incontro troppo bello e una storia che fa provare l’amore vero a
entrambi, ma la penna dell’autrice è troppo originale per un finale da
“vissero tutti felici e contenti”, arricchendo il godibile narrato con
una serie di colpi di scena e d’imprevisti che terranno il lettore col
fiato sospeso dalla prima all’ultima pagina.
Non prima di avere riascoltato un’altra di quelle canzoni su cui
Giancarlo e i suoi coevi si saranno sicuramente imbattuti nel corso
delle frenetiche ricerche di una stazione radio con la manopola della
“Roadstar”. Quella di Luca Carboni che a un certo punto ricordava che
“Dai cuori non si va più via: sono scatole perfette, in cui ritrovi
sempre tutto”. Ecco, ci è venuta in mente leggendo con avidità le pagine
di “Gorbaciov ti voglio bene”. E immaginiamo che sarà rievocata anche
agli altri lettori di questo libro che verrà presentato il prossimo
venerdì I giugno alle 19 nel giardino della biblioteca comunale “Armando
La Torre ” a Siderno, nel quadro dell’evento organizzato dallo spazio
culturale “MAG. La ladra di libri” e dall’associazione “Amici del Libro
e della Biblioteca”.
Gianluca Albanese dialogherà con l’autrice.
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