GIOIOSA JONICA – Tutto come nelle previsioni. L’esperienza amministrativa della giunta guidata da Mario Mazza è giunta al capolinea. Nella seduta consiliare di stamattina, infatti, è stata votata la mozione di sfiducia proposta dagli ex appartenenti alla sua maggioranza (gli ex di “Avanti Gioiosa”, appunto) che è passata col voto favorevole degli stessi ex avantini e degli altri gruppi di opposizione, ovvero Pd e Gioiosa che cambia. Il lungo dibattito consiliare è stato, tutto sommato, pacato, e ogni gruppo ha badato alla sostanza delle scelte, ma anche – va detto – a mantenere i necessari distinguo, evitando il rischio di confondere l’elettorato che sarà chiamato a scegliere la nuova amministrazione la prossima primavera. Proprio così, nel dare lettura della mozione proposta dai suoi promotori, si è inteso porre l’accento sulla necessità di porre fine a quest’esperienza amministrativa e chiudere il cerchio di quella crisi iniziata a fine agosto e che si è trascinata fino ai giorni nostri. Il consigliere Scali, infatti, aveva proposto, dopo le relazioni dei rispettivi capigruppo, di rinviare la votazione ad una prossima seduta consiliare inizialmente prevista per giovedì 29, quando si sarebbero dovuti discutere e votare gli equilibri di bilancio. Ma il njet degli ex della maggioranza è stato ancora una volta categorico, e quindi si è votata oggi la mozione di sfiducia in maniera unanime da tutti i gruppi di minoranza, e col solo voto contrario del sindaco Mazza e dei quattro assessori fedelissimi che sono rimasti fino alla fine con lui, con l’ovvia amarezza del primo cittadino che aveva iniziato proprio con quelli che oggi hanno votato la mozione di sfiducia il proprio percorso amministrativo. Ora, si attende che la prefettura nomini un commissario capace di traghettare la locale amministrazione fino alle prossime elezioni. Il Consiglio, infatti, è da considerarsi sciolto.
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