RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
di Stefano Cataldo
Innanzi tutto da qui alla prossima scelta o non scelta che verrà fatta bisognerebbe da subito fermare l’attuale sistema perché non rispetta “i disciplinari di marcia” previsti dalle più comuni norme e regolamenti di funzionamento in materia di ambiente e smaltimento.
Come ben potrete capire qui si è messo su un sistema negli anni passati, senza che ci sia un’autorità che controlli come si lavorano e si gestiscono i rifiuti correttamente.
Oggi rimane aperto alle vicende del territorio dalle più complesse a quelle più rischiose per la salute della popolazione.
Le attività commerciali, agricole e la fauna selvatica sono state distrutte da anni di abbandono e mancanza di organizzazione.
Non può passare per buona la tua riflessione che sarebbe logico ampliare per giocare con un mega puzzle quando non sono stati capaci di gestire un piccolo puzzle.
L’Authority regionale dov’è ?
Chi lo ha sviluppato il progetto?
Le famiglie di Siderno e del territorio lo vogliono? Lo sappiamo benissimo che si tratta di una scelta non democratica ed in corto circuito sociale con il Territorio.
Nell’ultima estate i bambini ospiti presso le foresterie del territorio non potevano aprire le finestre delle camere.
I clienti il giorno dopo sono andati via mettendoci una X su questo territorio.
Nel 1993 la Pellegrina e la Dromo Sud erano le Zone verdi ed esisteva una fauna selvatica.
L’aria profumava di terra di campo.
Era il polmone verde di Siderno.
Oggi appena metti piede nella Zona del campo sportivo ti verrebbe di ritornare indietro e non proseguire più verso Sud.
La prima cosa che bisognerebbe fare sarebbe iniziare a bonificare tutta l’aria dalla 106 fino ai piedi di Gerace.
Vi invito a percorrere il Novito per capire cosa succede nell’attraversamento della strada che porta all’impianto.
La storia del bio-filtro è una delle simulazioni che hanno utilizzato per ridimensionare il problema dei miasmi che arrivano a Locri, Gerace e Siderno Centro.
Pensate a cosa succederebbe quando bisognerebbe sostituire 30 bio-filtri e non solamente 4.
Quando c’è stato l’incendio eravamo in pieno abbandono. Fumavano per settimane tonnellate di rifiuti.
Quelli che non puzzano ma che quando bruciano rilasciano diossina: vetro, plastiche e alluminio.
A Siderno la politica dovrebbe ritornare ad essere guidata da una maggioranza di cittadini che rispecchino gli interessi storici del territorio e non quelli ultra-comunali o regionali.
Come si dice “Siderno a Sidernesi” e non ad altri…
Questo modo politico di operare è e sarà sempre senza un’identità, senza radici, senza interpretazione dei territori, senza espressione di logica e senza progetti di crescita e sviluppo. Con i soldi ci compriamo anche le mamme come si suol dire.
Poi le imprese chiudono, le persone muoiono e l’ambiente viene calpestato, si distrugge la stessa comunità che ci vive.
L’ampliamento dell’impianto è la peggiore scelta che può fare Siderno e la Locride in questo momento.
Pensate che la cartolina di Gerace, Città della 100 Chiese, perderà tutta la sua sky line perché sotto ci mettiamo un mostro di cemento grande 100 ettari ed alto non si sa quanto.
Questo è l’inizio della deurbanizzazione di Siderno Sud, Locri Nord e Gerace.
Ognuno di noi dovrebbe guardarsi allo specchio al mattino provando a confessarsi con la sua coscienza.
Salvo che non sia dalla nascita un extra terrestre o un affiliabile alla non Politica.