di Gianluca Albanese (ph. Enzo Lacopo)
SIDERNO – Dopo aver incontrato ieri sera a palazzo di Città l’eterogenea delegazione del Pd (composta dal segretario cittadino Mariateresa Fragomeni, dall’assessore regionale ai Trasporti e alle Infrastrutture Nino De Gaetano, dal dirigente del circolo democrat sidernese Cecè Carnà e dal candidato sindaco – sconfitto – a Cinquefrondi Michele Galimi), il sindaco di Siderno Pietro Fuda ha convocato per questa sera alle 19 i rappresentanti delle quattro liste della coalizione di centrosinistra. Congiuntamente. Che sia la volta buona per uscire da quest’impasse, conseguenza, in larga parte, dalla trattativa in atto proprio col Pd, che continua a chiedere, mediante il segretario Fragomeni e i suoi accompagnatori, due assessori e il diritto di riservarsi il nome del potenziale presidente del consiglio comunale? I sidernesi se lo augurano.
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Lo auspicano i cittadini comuni, che hanno votato un candidato sindaco e una coalizione per governare la città dopo tre anni di commissariamento e che ora sono stufi di questi tatticismi e personalismi che stanno congestionando la fase di nascita dell’esecutivo guidato da Pietro Fuda.
Ma se lo augurano anche molti militanti del Pd, che da ieri alle 23 (orario di pubblicazione del nostro editoriale sul metodo usato dai democrat per condurre le trattative con Fuda) continuano a inviarci messaggi privati di condivisione delle riflessioni compiute su questa testata. Vedremo nei prossimi giorni se quanto sussurrato sommessamente a chi scrive si trasformerà in una discussione all’interno del circolo del Pd.
Per il resto, siamo fermi al dignitoso silenzio dei vertici di Siderno Libera, Fattore Comune e Centro Democratico, che hanno condotto le loro consultazioni e non hanno creato alcun tipo di problema al primo cittadino.
Rimane il Pd, che per la verità non comunica molto: né con gli organi d’informazione e né con i propri tesserati, preferendo affidare a un “Pietro è un amico, ci parlo io” del Michele Galimi di turno la rappresentatività compartecipata nei negoziati che precedono la formazione della giunta.
A questo punto ci si augura che al termine della riunione di stasera si possa superare l’impasse.
Per il sindaco Fuda, infatti, quella di stasera è una prova del nove per dettare la linea a una coalizione che è sì maggioritaria in maniera quasi imbarazzante, visto il consenso dell’82%, ma è anche parecchio eterogenea e potrebbe manifestare qualche problema di tenuta se il primo cittadino non dovesse riuscire a governare i desiderata dei tanti galli (anche di quelli amburghesi) che popolano il “pollaio” del centrosinistra sidernese.
E un’accettazione in toto delle raccomandazioni espresse dal ticket Galimi-De Gaetano, potrebbe determinare qualche scompenso, posto che difficilmente Fuda vorrà partire col piede sbagliato.