di Patrizia Massara Di Nallo (foto fonte Ansa)
L’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha invitato ad una stretta sull’uso dell’antibiotico azitromicina, della famiglia dei macrolidi, che ha una lunga lista di indicazioni ed è ampiamente usato fra gli adulti e i bambini.
Precisamente l’Ema ha annunciato di aver raccomandato di rivederne le modalità d’uso per ottimizzarne l’utilizzo ed evitare il rischio che possa diventare un’arma spuntata a causa dell’antibiotico resistenza.
Quindi, in conseguenza di ciò, ha disposto che non possa essere più prescritto in alcuni casi, quali la cura dell’acne, in attesa che il suo utilizzo venga ridefinito in tutta l’Unione europea. Il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp), dell’Ema, ha raccomandato la revisione e, inoltre, ha concluso una revisione approfondita delle indicazioni autorizzate per i medicinali contenenti questo principio attivo e somministrati per via orale o endovenosa.
L’azitromicina è tra gli antibiotici elencati dall’Oms come “essenziali”, per la sua importanza nella pratica clinica, ma, al contempo, è anche classificata nella categoria Watch dell’elenco AwARe dell’Oms che comprende i farmaci a maggior rischio di favorire lo sviluppo di resistenze e quindi da riservare a indicazioni selezionate, sempre monitorando i consumi. E sono stati proprio i dati più recenti ad avere scatenato la preoccupazione delle istituzioni sanitarie, perché uno studio commissionato dall’Ema ha infatti mostrato un incremento dell’utilizzo dell’azitromicina in Europa, sia nella popolazione adulta sia in quella pediatrica.
Questo antibiotico, infatti, è utilizzato da decenni per il trattamento di un’ampia gamma di malattie infettive, sia nei bambini che negli adulti e i dati di monitoraggio mostrano che “la resistenza antimicrobica a questo antibiotico è aumentata negli ultimi anni”.
Il Comitato, intanto, ha raccomandato di interrompere l’uso di azitromicina per via orale (attualmente autorizzata in alcuni Stati membri) per l’acne vulgaris moderata, condizione in cui i pori della pelle ostruiscono a causa di un eccesso di sebo le cellule cutanee; per l’eradicazione dell’Helicobacter pylori, batterio che causa infezioni gastriche che possono portare a infiammazione cronica e ulcera; e per la prevenzione delle riacutizzazioni (cioè gli attacchi) di asma eosinofila e non eosinofila. Inoltre verranno attuate delle modifiche anche per l’uso contro le infezioni delle vie respiratorie superiori e inferiori, cioè naso, gola, vie aeree e polmoni.
Il parere del Comitato sarà ora trasmesso alla Commissione europea che dovrà, a sua volta, emettere una decisione definitiva e giuridicamente vincolante applicabile in tutti gli Stati membri dell’Ue. Alcuni medicinali a base di azitromicina sono approvati nell’Ue anche per uso topico (come il collirio), ma questi, ha spiegato l’Ema, non rientrano nell’ambito della procedura di revisione, avviata il 30 ottobre 2023 su richiesta dell’Istituto federale tedesco per i farmaci e i dispositivi medici.