Il decreto del Masaf per il 2026 ribadisce criteri solo tecnico-strutturali senza alcuna voce sul benessere animale: è un atto che fotografa perfettamente una realtà da cambiare. Il sottosegretario La Pietra venga a trovarci Montaione.
R. & P. nota di IHP Italian Horse Protection
MONTAIONE (FI) – IHP Italian Horse Protection, la prima associazione nazionale impegnata nella tutela degli equidi, desidera rendere nota la propria ferma presa di posizione in merito al recente decreto emanato dal Dipartimento della Sovranità alimentare e dell’Ippica del (MASAF) relativo all’aggiornamento della classificazione degli ippodromi valido per l’annualità 2026.
Il decreto – che definisce un modello di classificazione degli ippodromi basato su quattro criteri principali (C1: Impianti, Strutture e Servizi per le Corse; C2: Impianti, Strutture e Servizi per il Pubblico; C3: Impianti, Strutture e Servizi per l’Allenamento; C4: Capacità Gestionale ed Attrattività) – e 22 sotto criteri articolati in 54 sotto sottocriteri tecnici e strutturali – appare in tutta evidenza privo della più minima considerazione per il benessere dei cavalli.
In tale modello non compare alcuna macro-area, criterio, sottocategoria che tenga conto della qualità della vita degli equidi: nessun riferimento agli spazi adeguati, alle aree di pascolamento, alla possibilità di movimento libero.
«Non c’è nemmeno una sola riga che parli del benessere del cavallo. Questo decreto fotografa perfettamente la realtà: nell’ippica il benessere dei cavalli non è minimamente preso in considerazione», dichiara il Presidente di IHP, Sonny Richichi. L’affermazione del Senatore Patrizio La Pietra, sottosegretario al MASAF con delega per l’ippica, secondo cui «si è concluso l’iter della classificazione con l’inserimento del parametro qualitativo», risulta pertanto del tutto fuorviante. «Se per “qualità” si intende esclusivamente comfort per il pubblico, infrastrutture tecniche o attrattività economica, allora la domanda sorge spontanea: “qualità” di cosa? e soprattutto a beneficio di chi?», prosegue il presidente di IHP. «Colgo l’occasione per invitare formalmente il Senatore La Pietra a visitare il nostro Centro di recupero per cavalli maltrattati a Montaione. Riteniamo che una tale visita possa offrire un’occasione preziosa per verificare “dal vivo” cosa significhi prendersi cura veramente del benessere di un cavallo. Il nostro staff è a completa disposizione per fornire informazioni utili e collaborare, nell’interesse degli equidi».
Questo decreto rappresenta, purtroppo, una triste fotografia della realtà dell’ippica italiana: una realtà che continua ad ignorare la tutela dei cavalli quale valore primario. Se davvero si desidera “qualità”, “sostenibilità” e “responsabilità”, non si può prescindere dall’inserimento urgente di criteri specifici finalizzati al benessere equino. IHP rinnova la propria disponibilità al dialogo istituzionale ma ribadisce con fermezza la necessità che la tutela degli equidi diventi parte integrante, e non accessoria, di ogni provvedimento normativo sul settore.











