di Gruppo Carabinieri Compagnia di Locri
(foto di repertorio)
Negli ultimi giorni i Carabinieri del Gruppo di Locri hanno eseguito controlli straordinari del territorio finalizzati alla repressione dei reati attinenti le armi.
In tale ambito sono stati effettuati numerosi rastrellamenti e perquisizioni, eseguiti anche in orari serali e alle prime luci del giorno, alla ricerca di armi e munizioni illegalmente detenute. Le zone maggiormente attenzionate, in questo caso, sono state quelle aspromontane ricadenti nei comuni di Ciminà, Platì, Portigliola, Gerace e Locri.
Come si ricorderà, tale attività, dall’inizio dell’anno, ha già consentito di ritrovare numerose armi e munizioni. L’ultimo rinvenimento è stato di qualche giorno fa quando i Carabinieri della Stazione di Caulonia, in quella località Migliuso, nel corso di un rastrellamento hanno rinvenuti 2 fucili cl. 36 con matricola punzonata a numerose munizioni dello stesso calibro. Gli stessi erano stati abilmente occultati all’interno di un tubo di plastica celato tra la fitta vegetazione.
In tale contesto, anche ieri i Carabinieri della Stazione di Locri, unitamente ai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, hanno denunciato un 74enne e una 68enne, entrambi di Polistena e una 69enne originaria di Locri, ma residente ad Ostia, per detenzione abusiva di armi e munizioni. Nel corso di una perquisizione domiciliare, effettuata presso una loro abitazione sita in C.da Faraone di Locri, i militari dell’Arma hanno trovato 2 fucili da caccia e relativo munizionamento, detenuti senza la prescritta autorizzazione di polizia. Tutto il materiale rinvenuto, in ottimo stato di conservazione, è stato sottoposto a sequestro.