R. & P. (foto fonte CorrieredellaCalabria.it)
CORIGLIANO ROSSANO – Con la Legge Brambilla finisce l’impunità per chi uccide e maltratta gli animali. Lo ricorda l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali e la Tutela dell’ambiente e della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, commentando la notizia della barbara uccisione di un povero cagnolino avvenuta in Calabria: alcuni criminali, riportano media locali tra cui CorrieredellaCalabria.it citando fonti del luogo, lo avrebbero inserito in una busta e appeso in maniera macabra a una recinzione.
Per l’uccisione di animali la legge che porta il nome dell’on. Brambilla – una riforma attesa da vent’anni che finalmente inquadra gli animali, esseri senzienti, come soggetti giuridici portatori di diritti, da tutelare in via diretta – prevede fino a 4 anni di reclusione, se il fatto è commesso adoperando sevizie o prolungando volutamente le sofferenze dell’animale, con una maxi multa fino a 60mila euro.
<<Gli italiani non possono più accettare – commenta l’on. Brambilla – che ci siano criminali che si aggirano per le nostre strade facendo del male agli animali. Con la Legge Brambilla il tempo dell’impunità è finito>>.