Di Antonella Scabellone (Immagini e Video Enzo Lacopo © 2020)
GIOIOSA JONICA- Dopo la prima nazionale, nello splendido teatro antico di Segesta, l’11 e il 12 agosto scorsi, la Medea, diretta da Cristina Borgogni, ha fatto tappa nella Locride. Quattro date per quattro imperdibili appuntamenti itineranti nell’ambito della XXIX stagione teatrale diretta da Domenico Pantano che hanno preso il via lo scorso 14 agosto, nel Castello Feduale di Ardore, per concludersi stasera, a Gerace, nella suggestiva location della Piazza delle tre Chiese. Lo spettacolo è stato rappresentato anche a Locri, il 15 agosto, nella corte del Palazzo municipale, e a Gioiosa Jonica, ieri sera, nei giardini della Villa Romana del Naniglio.
Sul palco, oltre alla Borgogni, interprete e regista di Medea, uno straordinario Paolo Lorimer, nel ruolo di Giasone, e lo stesso Domenico Pantano, nei panni di Creonte. A completare il cast, quali voci narranti, i giovani e bravi Simone Coppo e Ludovica Di Donato.
Lo scenario della Villa romana del Naniglio ben si è prestato ieri sera a creare l’atmosfera piu’ adatta alla tragedia greca dove il mito di Medea, donna forte e selvaggia, amante tradita, esule infelice e perseguitata, è stato magistralmente interpretato da Cristina Borgogni. Una donna che, accecata dal sentimento di odio e vendetta verso il marito traditore, che decide di abbandonarla per un’altra, arriva a uccidere i propri figli.
Una tragedia familiare vicinissima, nella sua drammaticità, al tempo presente, che richiama alla memoria efferati delitti che purtroppo, anche ultimamente, hanno occupato le pagine di cronaca dei giornali. Di qui la funzione sociale del teatro, che deve far riflettere ed educare perché Medea, spogliata del mito, entra di diritto tra le “madri assassine” (o padri che è la stessa cosa) che uccidono i propri figli per meglio distruggere il partner, distruggendo anche il loro ruolo all’interno della famiglia e spesso, purtroppo, anche quest’ultima.
La prestigiosa rassegna teatrale, che continua a riscuotere grande successo, prosegue con “Callas d’Incanto”, scritta da Roberto D’Alessandro con Debora Caproglio, presso la Corte del palazzo municipale di Locri il 18 agosto alle 21.30
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