di Ilario Balì
CAULONIA – “Criticità pregiudizievoli, sintomatiche di inefficienze nella gestione economico-finanziaria dell’Ente”. E’ impietoso il quadro che la Corte dei Conti offre della situazione finanziaria in cui versa il Comune di Caulonia. La delibera dei giudici contabili sarà presa in esame dagli amministratori nel corso del Consiglio comunale convocato per questo pomeriggio alle 18:30. Gli elementi integrativi e le correzioni apportate da parte del Comune hanno permesso di superare solo in parte le osservazioni formulate dal magistrato istruttore due anni fa.
“Il Comune di Caulonia – si legge nella delibera – anche negli esercizi economici 2012 e 2013 si è trovato in una situazione di sofferenza testimoniata dal superamento dei parametri riferiti alla massa residuale attiva e passiva”.
Confermata dalla Corte “la perdurante incapacità dell’Ente di adottare misure idonee a migliorare la situazione economico-finanziaria ed organizzativa dell’Ente medesimo”. In particolare è emersa una “Grave condizione di criticità connessa essenzialmente alla difficoltà di pagare i propri debiti. L’Ente, nel periodo 2012-2013, non è stato in grado di adottare misure migliorative al fine di smaltire le passività derivanti dalle spese di funzionamento, quindi dalla parte corrente del bilancio, dimostrando una ormai cronica lentezza nei processi di pagamento”.
La Corte ha già sottolineato che il superamento anche di un solo parametro di deficitarietà costituisce una grave criticità che richiede la tempestiva adozione di concrete misure correttive anche al fine di evitare eventuali interruzioni di servizi pubblici, come ad esempio la fornitura di acqua idropotabile o il servizio Rsu.
Il Comune di Caulonia detiene partecipazioni per quattro organismi dei quali però nulla è risultato dal questionario Siquel. “L’Ente – è scritto nella delibera – ha confermato la propria presenza in Asmenet Calabria, Consorzio Locride e Società mistaLocride spa, senza tuttavia fornire gli elementi istruttori richiesti, avendo omesso di comunicare, per ciascuna partecipazione i risultati di esercizio 2011, 2012 e 2013”.
“Occorre che l’Ente adotti misure idonee a superare la situazione di scarsa liquidità. Il Comune di Caulonia nulla ha chiarito rispetto allo smisurato rapporto percentuale tra l’avanzo medesimo e le entrate accertate, significativo di insufficiente capacità di spesa ovvero scarse capacità di utilizzo delle risorse. Il Comune, quindi, deve osservare l’obbligo di rappresentare i propri dati di bilancio nel rispetto del principio di veridicità e non già attraverso il ricorso ad alchimie contabili di vario genere”.
I magistrati contabili hanno altresì evidenziato una “Grave situazione di criticità per quanto concerne i residui riferiti al servizio idrico integrato, per i quali persiste uno sproporzionato ritardo nell’invio delle fatturazioni di competenza dell’esercizio”.
Il Comune dunque è obbligato “a procedere ad una specifica operazione di riaccertamento dei residui finalizzata a verificare, attraverso un rigoroso apprezzamento dell’esistenza dei requisiti essenziali previsti dall’ordinamento, l’attualità e la permanenza delle ragioni creditorie nonché l’entità ed effettiva delle posizioni debitorie; a porre in essere misure idonee a garantire la copertura dei costi di gestione con risorse ordinarie ed a perseguire l’equilibrio di parte corrente e capitale del bilancio senza ricorrere ad entrate di carattere non ripetitivo, garantendo la riscossione delle entrate proprie, e comunque una più corretta riveduta gestione delle attività inerenti il recupero delle risorse che sono di pertinenza dell’Ente, al fine di evitare ricadute negative sugli equilibri di competenza di cassa; a raggiungere gli equilibri di parte corrente; assicurare l’equilibrio economico siccome indicato nei postulati dei principi contabili degli enti locali, e se negativo provvedere nell’arco temporale più breve per raggiungere il pareggio”.