di Gianluca Albanese
CAULONIA – Ci vorrà ancora un anno, forse di più, affinché dai rubinetti del centro storico di Caulonia possa sgorgare acqua priva di arsenico e quindi perfettamente potabile.
E’ quanto è emerso nell’incontro pubblico di ieri sera al mercato coperto, in cui l’esecutivo guidato dal sindaco Ninni Riccio ha spiegato le caratteristiche del progetto redatto a cura dell’ingegnere Attilio Verbena che, come riporta la cronaca dell’evento curata dall’ottimo Ilario Balì nelle pagine odierne di Calabria Ora, una volta illustrati i tempi tecnici del nuovo acquedotto (per la cui realizzazione sono necessari 850.000 euro per fare arrivare l’acqua a caduta dalla sorgente di Stramerca che garantirà una portata sufficiente al fabbisogno dei residenti) ha dato la stura alle vivaci proteste dei cittadini presenti, esasperati per un problema che si protrae da oltre un anno. Proteste che alla fine hanno causato l’abbandono polemico della seduta da parte del sindaco Riccio, contestato come il presidente del consiglio comunale Lia e l’assessore ai Lavori Pubblici Cavallo. Nel corso della serata è altresì intervenuto il responsabile della Sorical Giulio Gangemi, che ha confermato i contenuti delle analisi compiute nelle scorse settimane e che evidenziavano una presenza di batteri coliformi nell’acqua, e il consigliere provinciale Piero Campisi, che ha ribadito un concetto già espresso nel corso dell’ultima seduta consiliare: «Regione e Provincia – ha detto Campisi – prima di staccare un assegno, hanno bisogno di progetti che ancora non sono stati esibiti». E se Attilio Tucci ha messo benzina sul fuoco, dicendo che è ora di dire «basta con la pantomima dei progetti sogno: bisogna – ha detto – attivarsi da subito per fronteggiare l’emergenza», quello di Enzo Rullo ha tutto il sapore di un ultimatum: «Il problema – ha urlato arrabbiatissimo Rullo – va risolto entro il 15 luglio; qualora non fosse così, siamo pronti a bloccare le strade del paese. Se non siete in grado di amministrare – ha concluso – dimettetevi tutti».