di Patrizia Massara Di Nallo (foto fonte Ansa)
Secondo i dati diffusi da AIE (Associazione Italiana Editori) elaborati nel contesto di un’indagine condotta da Pepe Research sulla lettura e sui consumi culturali del Mezzogiorno, dichiara di aver letto, nei dodici mesi precedenti la ricerca, anche solo in parte almeno un libro a stampa, solamente il 58% della popolazione sopra i 15 anni nel Sud e nelle Isole contro il 73% che dichiara la stessa cosa al Centro Nord.
Calabria e Basilicata sono purtroppo allineate con la media di Sud e Isole,cioè il 58%. C’è chi sta peggio, perché la Sicilia registra l’indice più basso assieme ad Abruzzo e Molise (56%), segue la Sardegna (57%), mentre sono poco sopra la media di Sud e Isole sia La Puglia (59%) che la Campania (60%).Per quanto riguarda la presenza e la diffusione delle biblioteche, in Basilicata e Calabria c’è un numero di biblioteche per mille abitanti maggiore rispetto al Centro Nord (0,16 contro 0,13), ma esse hanno un patrimonio librario di molto inferiore alle biblioteche del Centro Nord (1.127 libri per mille abitanti contro i 3.244).
Quindi la minore ricchezza di offerta porta minori accessi alle strutture (48 per mille abitanti contro i 774 di media nel Centro Nord) e conseguentemente una radicale differenza nel numero di prestiti effettuati (16 per mille abitanti contro i 741 del Centro Nord, ovvero 46 volte tanto). Inoltre, solo una biblioteca ogni cinque (il 19,9%) in Basilicata e Calabria ha una bibliotecaria o bibliotecario in organico, contro il 63% occupati al Centro Nord.Nelle due regioni, inoltre, risultano operative 102 librerie e, cifra ancora più allarmante, riguarda quella dell’offerta, perché il 90% dei Comuni (482) delle due regioni, dove vive il 52% della popolazione lucana e calabrese, è privo di una libreria sul territorio. Anche nei comuni più grandi la situazione è problematica, perché il 12% della popolazione, residente in città con più di 10mila abitanti, non ha una libreria nel proprio comune.L’ampia ricerca è stata condotta dall’AIE fin dall’inizio dell’anno.
L’incontro Libri, biblioteche e politiche per la lettura si è tenuto all’Officina della Cultura e della Creatività a Soveria Mannelli (CZ).L’appuntamento è stato introdotto da Florindo Rubbettino, consigliere incaricato di AIE per il Sud, cui sono seguiti i saluti istituzionali del presidente dell’AIE Innocenzo Cipolletta, la presentazione dei dati a cura di Rachele Marziolo (Ufficio Studi AIE) e sono intervenuti Nunzio Belcaro (Libreria Ubik di Catanzaro), Immacolata Cosentino (Polo Professionale IPSEOA IPSIA Leonardo da Vinci Castrovillari), Antonio Curcio (Associazione Italiana Biblioteche Calabria) e Giacinto Gaetano (Rete delle Reti). È stato il terzo appuntamento di AIE dedicato al Meridione, dopo una prima presentazione che si era svolta a Napoli lo scorso marzo nel convegno Per una primavera della lettura al Sud. Dialoghi e progetti per far crescere il Paese e una seconda a Palermo, a giugno, in occasione di Una marina di libri.Rubbettino ha spiegato: “Diversi studi internazionali confermano che livelli più elevati di lettura hanno impatti significativi sul PIL (… ) Bisogna andare oltre alla visione della cultura solo come elemento attrattore a fini turistici (….) . È una strada obbligata per avviare un cambiamento duraturo e i cittadini hanno il diritto di ascoltare, confrontare e scegliere tra le proposte politiche in campo. Il libro è una chiave per aprire il futuro della Calabria: vogliamo che diventi parte centrale del dibattito politico”. Il presidente di AIE Innocenzo Cipolletta ha affermato:”Come Associazione siamo impegnati a portare in tutti i territori del Sud e delle Isole il dibattito sulla correlazione tra mancanza di infrastrutture per la lettura e bassi indici di lettura. È questo un grandissimo limite allo sviluppo del Meridione che va superato nell’interesse dell’intero Paese, della sua crescita economica, culturale e democratica”.













