BOVALINO- -Aumentare l’Imu per consentire un reale e credibile piano di rientro, ecco la strategia ultima messa in campo dall’amministrativo per scongiurare il pericolo dissesto. È quanto stabilito con undici voti favorevoli e due astenuti, nell’assise di questa sera tenutasi a Bovalino. ‹‹Tre sono le possibilità che si paventano per cercare di uscire da quest’impasse – ha spiegato il sindaco Mittiga ad inizio seduta – e sono: la dichiarazione di dissesto economico finanziario, le dimissioni del sindaco e il piano di risanamento. Considerando che, e sono più che convinto di questo, un’amministrazione che voglia dirsi seria deve fare tutto ciò che è in suo potere per concludere il proprio mandato in maniera onesta e costruttiva io escludo le prime due possibilità,e vorrei che tutti i nostri sforzi si concentrassero sull’ultima possibilità che ho presentato, tentando con uno sforzo congiunto di risanare le finanze del Comune. Io stesso, al tavolo romano – ha proseguito – mi sono fatto promotore del fondo di rotazione necessario per risanare la nostra situazione debitoria››. Un’argomentazione che ha trovato le file della maggioranza e dell’opposizione a esclusione di Vincenzo Maesano e Antonio Muscari, sulla stessa linea d’azione, una proposta quella del sindaco Mittiga fortemente avvalorata anche dalla relazione del consigliere di maggioranza Mario Ientile. ‹‹Nonostante questo sia un provvedimento che colpirà le tasche dei cittadini, – ha spiegato – sono più che convinto che questa delibera debba essere approvata e nel più breve tempo possibile. Dalla validità di queste nostre regolamentazioni dipenderà la valutazione del ministero dell’interno. Purtroppo – ha proseguito Ientile – la nostra è una situazione debitoria estremamente grave, attualmente quella accertata ammonta a circa due milioni e mezzo ma probabilmente verificando altre situazioni si potrebbe arrivare anche a tre milioni e mezzo di debiti, quindi se vogliamo che l’ente abbia una speranza di sopravvivenza dobbiamo attuare tutte quelle norme e regolamenti che ci consentano da un lato di razionalizzare la spesa e di incassare maggiori guadagni attraverso la riscossione tributaria, e dall’altro di acquisire credibilità e fiducia verso chi dovrà approvare il piano di rientro che andremo a presentare››. Una maggiorazione, quindi dell’imposta Imu che rimarrà invariata al 4 per mille per la prima casa e aumenterà al 9,6 per la seconda casa, un aumento che dovrebbe far entrare nelle casse comunali,secondo le stime di ragioneria circa 791 mila euro, a questo verrà poi aggiunta l’adeguamento per le aree di urbanizzazioni e le aree edificabili che andranno successivamente conteggiate e tassate. L’alternativa a tutto questo, da quanto si evince dalle dichiarazioni espresse in seduta di consiglio è il dissesto economico finanziario dell’Ente, una possibilità ben considerata da ogni singolo membro in quanto la possibilità che al corte dei conti ministeriali rigetti il piano di rientro del Comune c’è, è reale. La relazione, infatti, della corte dei conti regionale, sulla base del rendiconto 2010 ha posto l’attenzione su alcune criticità, come ad esempio i debiti fuori bilancio, la gestione dei residui, la situazioni di indebitamento. Questi solo alcuni dei punti messi in risalto che potrebbero far pensare nella più nefasta delle ipotesi a un prossimo dissesto comunale.
ADELINA B. SCORDA