R. & P.
“Bisogna contrastare il processo di marginalizzazione delle aree interne della nostra Regione -ha dichiarato Roberto Ieraci, responsabile Area Ionica del movimento politico Cambiamo! – per evitare quel declino demografico al quale, purtroppo, stiamo assistendo. Queste zone, non dimentichiamo, rappresentano la parte più consistente del territorio italiano e sono anche le aree che custodiscono le risorse principali della nostra Regione, come, ad esempio, l’agricoltura. Da qui la necessità di lanciare una sfida, considerando la conformazione geografica della Calabria e la difficile situazione in cui ci troviamo a causa della pandemia, per cercare di avere in un futuro, non troppo lontano, un riscatto del nostro territorio tramite i fondi del piano di resilienza. Una chance nuova all’economia calabrese per consentire la crescita e lo sviluppo di questi territori considerati periferici, affinché possano esprimere al meglio le loro potenzialità”.
“Dati alla mano, la Calabria – continua il coordinatore del partito guidato da Giovanni Toti – possiede una percentuale di Comuni superiore rispetto al resto del Paese, con 319 che vengono classificati come aree interne. Purtroppo, però il grande problema è il drammatico fenomeno del calo demografico che si è trasformato in un vero e proprio esodo che provoca lo spopolamento di molte aree urbane, con il conseguente indebolimento del tessuto sociale e produttivo. Bisogna puntare su politiche tese a garantire da una parte i servizi essenziali necessari affinché questi territori possano essere appetibili, soprattutto, da parte delle nuove generazioni e, dall’altro, tutelare e “proteggere” queste aree, valorizzando le loro risorse e le loro peculiarità. Non di certo politiche che fino ad ora, li hanno estremamente penalizzati. Diviene fondamentale mettere al centro la persona con i suoi bisogni e le sue necessità. Solo così si potrà sostenere ed incoraggiare la residenzialità in queste zone e la conseguente economia locale.”
“I fondi del Piano di ripresa e resilienza dovranno – conclude Ieraci – avere effetti profondi nella già debole economia calabrese. Auspico che la nostra Regione ed i nostri Comuni non si facciano trovare impreparati ma anzi mettano in atto progetti ed interventi, anche ambiziosi, volti a migliorare le sorti del nostro territorio. Come Cambiamo! Reggio Calabria vigileremo e ci impegneremo, come soggetto attivo, alla proposizione e realizzazione di interventi volti alla ripresa ed alla tutela dell’intero territorio regionale, mettendo al centro e lavorando esclusivamente sulle competenze.”