I dati del più recente “Rapporto dell’Osservatorio sulla Sicurezza della Casa” evidenziano che quasi il 90% degli italiani considera la sicurezza domestica come una delle componenti più importanti della qualità di vita.
Un altro dato interessante è che circa il 48% degli intervistati posiziona il furto in casa al primo posto tra i reati che ha più paura di subire.
Non c’è quindi da stupirsi se sono sempre di più coloro che considerano la possibilità di installare un sistema di allarme allo scopo di diminuire il rischio di subire intrusioni o furti e uscire di casa con un maggiore senso di sicurezza. Cerchiamo quindi di capire quali possibilità ha a disposizione chi vuole proteggere il proprio appartamento.
Tipologie di allarmi per appartamento
Sul mercato sono disponibili diverse tipologie di sistemi di allarme per la protezione dell’appartamento. Le due macrocategorie sono gli antifurto con fili, detti anche cablati e gli antifurto senza fili, altrimenti detti allarmi wireless.
Per inciso, esistono anche appositi kit di allarme appositamente studiati per gli appartamenti. sistemi modulabili a seconda delle specifiche caratteristiche dell’appartamento: dimensioni, punti di accesso, presenza di terrazzi ecc.
Entrambe le soluzioni hanno pro e contro anche se, nel caso degli appartamenti, spesso vengono preferiti i sistemi wireless che risultano più flessibili, facili da installare (non richiedono cablaggi complessi come nel caso degli allarmi cablati), poco costosi e non rischiano manomissioni dei fili. Il loro principale svantaggio è che sono più soggetti a interferenze.
Gli antifurto cablati rappresentano però un’ottima soluzione nel caso di nuove costruzioni o importanti ristrutturazioni.
Elementi fondamentali di un sistema di sicurezza
Tra tutti i dispositivi che compongono un sistema di sicurezza ce sono alcuni davvero fondamentali. Primo fra tutti il pannello di controllo che, di fatto, è il “cuore” del sistema di allarme attraverso il quale è possibile configurare le varie impostazioni ed è possibile comunicare con la centrale operativa.
Ci sono poi i sensori di porte e finestre che rilevano i tentativi di apertura, forti vibrazioni ecc. e telecamere di videosorveglianza I sensori di movimento/volumetrici con telecamera invece sono in grado di rilevare movimenti e scattare foto.
Altri dispositivi fondamentali in un impianto d’allarme sono la sirena d’allarme e il telecomando; quest’ultimo dà la possibilità di comandare l’impianto anche se ci si trova lontani dall’appartamento.
Ovviamente, nella scelta dell’impianto è importante orientarsi su sistemi che siano modulabili sulle caratteristiche dell’appartamento, come per esempio le dimensioni.
Vicini, privacy e normativa
Quando si installa un sistema di allarme è necessario tenere conto delle varie normative nazionali ed europee al riguardo. Le principali normative sono il GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati), l’art. 1122-ter del Codice Civile e il Codice in materia di protezione dei dati personali (D.lgs. 196/2003, aggiornato dal D.lgs. 101/2018).
Queste disposizioni riguardano la segnaletica informativa, la limitazione delle riprese e la protezione dei dati.
Consigli per aumentare la sicurezza oltre l’allarme
Esistono tante soluzioni che si possono affiancare al sistema di allarme per aumentare la sicurezza generale. Fra le varie possibilità è utile segnalare le porte blindate, le finestre rinforzate, le serrature smart e l’illuminazione automatica da posizionare su balconi, vialetti e pianerottoli.
È importante anche gestire con attenzioneleinformazioni condivise sui social: è per esempio consigliabile aspettare il rientro dalle vacanze prima di pubblicare foto che “rivelano” che si è fuori dall’abitazione.
Infine, vale la pena di prendere in considerazione la stipula di una polizza “furto e rapina” sfruttando la clausola “primo rischio assoluto” che può evitare penalizzazioni in caso di risarcimento.