di Gianluca Albanese
SIDERNO – “Iniziative del genere servono ad aprire al prossimo, in modo che tutti siano consapevoli dei propri diritti ma anche e soprattutto dei propri doveri e possano impegnarsi in prima persona per il bene di questo territorio, che passa attraverso lo sviluppo sostenibile. Non basta chiedere e pretendere, ma bisogna essere responsabili e consapevoli del proprio ruolo di cittadini parte di una comunità”. Con queste parole, l’amministratrice della cooperativa “Hermes 4.0” Federica Roccisano ha concluso l’incontro sull’Agenda 2030 contenente le linee e gli indirizzi dell’Unione Europea sullo sviluppo sostenibile, che ha avuto luogo ieri pomeriggio nello spazio culturale “MAG. La ladra di libri”.
Introdotta dalla padrona di casa Maria Antonella Gozzi, l’ex assessore al Lavoro della Regione Calabria ha spiegato i temi della serata e le finalità del gruppo di lavoro messo in piedi per perseguire il bene di questo territorio, tra i più difficili d’Italia, spiegando altresì di aver invitato alcuni promotori di singole iniziative corrispondenti ad altrettanti obiettivi (cosiddetti “goal”) realizzati nei vari ambiti di attività previsti proprio da Agenda 2030.
La prima a intervenire è stata la giovane professoressa Federica Ferreri, docente di lettere all’Iis “Guglielmo Marconi” di Siderno, che ha condotto un programma finalizzato a diffondere a scuola la cultura del rispetto dell’ambiente. Ma non solo. Come ha spiegato Marina, studentessa del “Marconi” “Abbiamo iniziato piantando dei fiori nel giardino della scuola creando le basi per diffondere l’educazione ambientale”, mentre la sua compagna Francesca ha aggiunto che “Attraverso lo studio della poesia di Giorgio Caproni abbiamo appreso e approfondito il concetto di sviluppo sostenibile”.
Il vice sindaco di Roccella Ionica Vittorio Zito ha parlato invece dell’obiettivo “Città sostenibile” “Introdotto – ha spiegato dalla recente legge di stabilità, che fornisce indicatori come il cosiddetto “BES” che è più importante del PIL, perchè una città può essere definita sostenibile quando produce ricchezza non solo economica ma in termini di benessere e vivibilità”, aggiungendo i vari esempi di politiche improntate alla sostenibilità portate avanti dal Comune di Roccella, definito dalla stessa Federica Roccisano “Modello di comunità attiva e vivibile”.
Quindi, sono intervenuti i leader di due importanti associazioni che operano nel settore della tutela dall’ambiente.
Martina Raschillà, presidente del circolo “Costa dei Gelsomini” di Legambiente, ha ricordato le recenti esperienze di pulizia delle spiagge e dei fondali marini realizzate a Roccella e a Caulonia, aggiungendo che “Se non si inverte la tendenza, nel 2050 in mare ci sarà più plastica che pesci. Noi siamo contrari a ogni forma di allarmismo, ma vorremmo che si creassero nuove strutture associative di Legambiente in ogni comune, a partire da quelli più popolosi come Siderno e Locri, per impegnarci in maniera capillare per il bene delle generazioni future”, mentre il presidente di MedAmbiente Giuseppe Belcastro ha ricordato le tante iniziative messe in atto in oltre vent’anni di attività, tra cui la piantumazione di “Centomila alberi nelle zone che erano state colpite da incendi e frane”, fino alla decisione di fondare insieme a Natale Amato l’Osservatorio Ambientale “Visto che – ha detto Belcastro – ci siamo resi conto che l’Arpacal non funziona come dovrebbe, visto che non ha gli strumenti necessari per compiere analisi approfondite come quelle che noi commissioniamo a laboratori privati di fiducia”.
Il “goal” della parità di genere, invece, è stato al centro dell’intervento della giornalista Raffaella Rinaldis, fondatrice di “Fimmina Tv” e dell’agenzia “Eurokom”, attiva nell’interazione con gli organi dell’Unione Europea, specie nella ricerca di fonti di finanziamento per chi vuole intraprendere. “Voglio ricordare – ha detto la Rinaldis – che entro la metà di quest’anno la Commissione Europea deve decidere le priorità nell’ambito dei 17 goal di “Agenda 2030” ed è prevista una consultazione on line aperta ai cittadini degli Stati dell’Unione. Noi stiamo verificando la realizzazione degli obiettivi finalizzati a ottenere la parità di genere, e siamo consci del fatto che lo Stato, oggi, non ama le donne, nel senso che non le mette in condizioni di poter conciliare le varie attività a cui è chiamata, in famiglia e nel lavoro, oltre che nei momenti fondamentali come in sala parto. La società odierna chiede molto alle donne, ma non dà quasi nulla, ecco perchè serve l’impegno di tutte e serve investire in formazione e consapevolezza del proprio ruolo”.
Maria Antonella Gozzi, nel concludere la serata, ha ammesso di aver imparato tante cose dall’incontro “E questo – ha detto – mi rende felice. Spero che sia occasione per tenere ulteriori incontri e iniziare ad agire tutti insieme per raggiungere questi obiettivi comuni”.
Federica Roccisano, dal canto suo, ha espresso “L’auspicio di rivederci da qui a un anno dopo aver realizzato qualche esperienza in più”.
La sensazione diffusa tra i numerosi presenti, è che la serata abbia contribuito a rendere più fruibili concetti che spesso appaiono distanti e teorici, che invece sono stati espressi con grande chiarezza.