SIDERNO – Passa coi voti della maggioranza, l’astensione dei gruppi di Pd e Poi e il voto contrario dei consiglieri Sgarlato e De Leo (assente giustificato il consigliere Cataldo) l’adozione del documento preliminare al Piano Strutturale Comunale.
La lunga discussione, secondo quanto dichiarato dal consigliere Sgarlato, è stata condizionata «Dalle trattative in atto – ha detto riferendosi alle voci insistenti di un azzeramento della giunta e della presidenza del civico consesso – che hanno indotto alcuni consiglieri a ricorrere a tatticismi».
Ha lungamente relazionato il capogruppo del Centro Democratico (e presidente della commissione consiliare “Politiche Ambientali e Urbanistica”) Peppe Figliomeni, esponendo le linee guida del nuovo importante strumento urbanistico che, sulla base di un’apposita legge regionale, andrà a sostituire il vecchio Piano Regolatore Generale.
Non sono mancati, ovviamente, i rilievi.
Il consigliere del Pd Salvatore Pellegrino, infatti, ha eccepito che «Ci saremmo aspettati un maggiore coinvolgimento della cittadinanza su un tema così importante», mentre Pietro Sgarlato ha rincarato la dose, dicendo che «Non basta il lavoro svolto dalla Consulta delle associazioni, e non è nemmeno sufficiente il questionario che sarebbe stato conflitto da circa cinquecento cittadini. Il nostro gruppo ha fornito numerosi suggerimenti – ha aggiunto – e non so che fine abbiano fatto. Di sicuro occorre una scelta politica chiara tale da inibire le costruzioni al di là della linea ferrata, per scongiurare il pericolo di speculazioni edilizie sul lungomare e bisogna capire cosa si intende fare per i tanti progetti che giacciono attualmente negli uffici e non mi spiego come si dia ancora la possibilità di fruire di deroghe al vecchio Prg».
Temi, questi ultimi, ribaditi dal consigliere comunista Totò Sgambelluri, mentre la capogruppo del Pd Mariateresa Fragomeni ha preannunciato l’astensione del suo gruppo, ribadendo che «Sono mancate informazione e partecipazione. A Marina di Gioiosa, per esempio, sono stati istituiti dei laboratori di partecipazione, mentre il questionario predisposto dalla Consulta, non solo non è stato tenuto nella debita considerazione, ma non interviene nelle analisi e nelle scelte».
Di parere diametralmente opposto il capogruppo di Fattore Comune Peppe Oppedisano, che ha parlato di «Data storica che s’inquadra in un iter partito nel 2005 e teso a ridare a Siderno la centralità nel comprensorio. Dopo l’approvazione di questo documento preliminare partirà la vera e propria fase di consultazione di cittadini, associazioni e ordini professionali, a seguito dell’apertura dell’apposita conferenza».
Su proposta del presidente del consiglio comunale Paolo Fragomeni, quindi, è stata data la parola al dirigente comunale di settore architetto Tucci, per dirimere alcune perplessità sollevate dai consiglieri di opposizione.
«Nel carteggio c’è – ha esordito Tucci -una tavola con tutti i progetti approvati allo Sportello Unico. Ci serve per capire l’appetibilità delle varie zone del territorio cittadino. Le richieste di deroga al Prg sono maggiormente incentrate nell’area parallela alla costa – ha detto Tucci – che necessità di maggiori servizi, mentre sarà compito dell’amministrazione rendere appetibile l’altra direttrice: quella trasversale verso l’interno che appare più adatta a insediamenti produttivi e artigianali».
Anche Tucci, come Oppedisano, ha ribadito che «La fase di partecipazione e consultazione parte proprio dopo l’adozione del documento preliminare al PSC ed entro dieci giorni bisognerà convocare la conferenza di partecipazione. Già domani mattina riapriremo l’urban center al piano superiore del palazzo comunale, che sarà la sede che ospiterà tutto il carteggio riguardante il documento preliminare al PSC e in quella sede si potrà consultare e accogliere i suggerimenti da parte di tecnici, cittadini e associazioni. Lo stesso Regolamento Edilizio Urbano, la cui mancanza è stata eccepita dalla capogruppo Mariateresa Fragomeni – è già schematizzato nel documento che si porta all’approvazione della seduta odierna di Consiglio e sarà presente in maniera definitiva come allegato al PSC».
Una delucidazione, quest’ultima, che non ha convinto la stessa Fragomeni, che ha ribadito come «La legge regionale dà indicazioni specifiche, e dice che il REU dev’essere allegato al documento preliminare al PSC».
E se il capogruppo centrista Figliomeni ha dichiarato che «A pagina 135 c’è la schematizzazione di quello che sarà il REU», il consigliere Sgarlato ha chiesto «Una discussione politica più che tecnica sul redigendo PSC; la politica – ha detto – si deve assumere la responsabilità di fare delle scelte e fare capire in maniera chiara che direzione sta prendendo l’amministrazione sul futuro assetto urbanistico cittadino».
Dirimente, come sempre, l’intervento del sindaco Pietro Fuda, che ha premesso che «Se devo delle spiegazioni, le devo principalmente ai cittadini, anche alla luce dell’eredità lasciata dalle precedenti amministrazioni che vollero lo Sportello Unico. Il vero problema – ha proseguito – non sono le tante richieste in deroga al PRG che comunque passeranno al vaglio dell’intero consiglio comunale, ma le 1.800 costruzioni abusive presenti a Siderno, ed è qui che dobbiamo tracciare il perimetro entro il quale risolvere questo che è il vero problema urbanistico in questa città».