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SIDERNO – Chiare, fresche e dolci acque. Siderno le aveva una volta, non molto tempo fa in verità. Oggi non più. E’ questo il dato più inquietante che ieri sera è emerso dal Consiglio comunale, dove il Sindaco ha dichiarato che gli accertamenti dell’Arpacal su 12 pozzi posti in prossimità della fabbrica SICA, contengono sostanze cancerogene, tanto da indurlo ad emettere nelle prossime ore un’ordinanza che ne vieti l’uso per l’irrigazione. Sostanze cancerogene! E da dove vengono? E la falda acquifera in che condizioni è?
Credo di poter dire che al più presto è necessaria una capillare opera di verifica delle acque del territorio e i risultati che si otterranno dovranno essere resi pubblici.
Sono domande infatti, alle quali i sidernesi hanno diritto di avere risposta in tempi brevi e nonostante io sia stato sempre aspramente critico con questa Amministrazione, non credo che stavolta si sottrarrà alle risposte (almeno spero).
Dal sacro al profano, con un notevole salto vista l’importanza del precedente argomento, devo dire che nemmeno l’Amministrazione fa il bagno in chiare, fresche e soprattutto dolci acque. Ieri sera, a colpi di spada il Consigliere De Leo ha rivendicato la sua autonomia ed attaccato pesantemente la maggioranza, dimostrando di essere testa pensante. Ha evidenziato il vuoto pneumatico di questa amministrazione, condendolo con l’amarezza di chi invece ci aveva creduto, pensando di poter cambiare il mondo. L’unica cosa che invece è cambiata è il suo posto nel consiglio comunale, da maggioranza ad opposizione dove condurrà battaglia dura come solo gli ex possono fare. Benvenuto fra noi, quindi, perché chiunque si levi la benda dagli occhi e veda finalmente la verità non può che esserlo.
*Giuseppe Caruso Volo