di Emanuela Alvaro
SIDERNO – Confronto e condivisione di tutti i cittadini su questioni come ex Bp e Sika, ed in generale sulla situazione ambientale sidernese. La questione non si può delegare a nessuno, i sidernesi devono farsi avanti! Questo l’auspicio del Comitato a difesa della salute dei cittadini nel corso dell’incontro organizzato dai membri dello stesso comitato nei locali dell’Ymca.
Il quadro riassunto nei primi momenti della riunione non sembra essere di così immediata risoluzione, ma qualcosa è necessario che si faccia e anche in breve, brevissimo tempo. Per rendere l’idea gli organizzatori dell’incontro hanno ricordato quali le sostanze presenti all’interno dei bidoni della fabbrica Bp e la risposta allarmata di un chimico a cui è stata fatta pervenire la documentazione: “Confermo è una vera bomba ecologica … servirebbe quanto meno una immediata messa in sicurezza … successivamente lo smaltimento. Tutto ciò, però, prima che sia troppo tardi”.
Problemi che devono diventare di tutti per i quali si sollecita la presenza al prossimo consiglio comunale sull’argomento, previsto per la prima decade di ottobre. Consiglio comunale dal quale i presenti si augurano esca una presa di posizione importante, sicuramente netta, con l’appoggio già manifestato da parte dell’amministrazione comunale.
Presenti alla riunione esponenti di Fattore Comune, tra i quali l’assessore Ercole Macrì che ha comunicato il perché dell’assenza del sindaco e del vice sindaco, e Domenico Panetta il quale ha ricordato che, nel corso del suo mandato da primo cittadino, ha prodotto un’ordinanza di chiusura della Bp, ancora in essere e di come sia necessaria la mobilitazione della cittadinanza e la formazione di una delegazione che vada ad incontrare chi di competenza affinché si arrivi ad una soluzione.
Presenti esponenti del M5S, del partito Comunista e di diverse associazioni che si occupano della questione ambientale e sanitaria.
Tra quest’ultimi Angelo Rossino presidente dell’associazione “Articolo 32” il quale ha ricordato ai convenuti che Siderno ha anche un altro problema che si disconosce: le acque del torrente Novito sature di arsenico. E, tornando alle questioni in discussione ha sottolineato come, nonostante i presumibili attestati di impegno alla risoluzione delle problematiche, la Regione Calabria potrà fare ben poco e questo per due ordini di ragioni: all’Arpacal l’assessorato regionale alla sanità non corrisponde l’intera quota di bilancio prevista dalla legge regionale istitutiva, ma sensibilmente al disotto della metà e in più lavorando con una pianta organica ridimensionata e la Regione Calabria è l’unica del centro sud a non avere il registro regionale dei tumori, fatta salva la provincia di Catanzaro.