di Gianluca Albanese
RIACE – Ha superato il traguardo dei 20.000,00 euro la raccolta fondi promossa dalla Recosol a sostegno dei progetti di accoglienza e integrazione degli immigrati a Riace, che ha preso il via nei giorni del Riace In Festival.
“Gli avvocati dell’Asgi presenti durante il festival – fanno sapere dal gruppo di coordinamento della Recosol – hanno approfondito le criticità e inviato una lunga relazione al Ministero-allo stesso modo c’è stato un incontro con la Prefettura- ma in attesa di risposte e tempi burocratici la situazione è davvero critica
Pertanto il sindaco ha finalmente accettato che si lanciasse una raccolta fondi popolare..in 3 giorni sono stati raccolti 20.140,00 euro. La raccolta continua”.
Di seguito l’appello della Recosol che sta girando sui social network e nelle testate giornalistiche indipendenti:
“Il Sindaco di Riace, insieme ad alcune operatrici, ha iniziato un digiuno per protestare contro la mancata erogazione dei fondi destinati all’accoglienza dei migranti da parte della Prefettura di Reggio Calabria e del Ministero degli Interni (SPRAR). Il piccolo comune calabrese ha accumulato un ingente debito con il personale, con i fornitori e con gli stessi rifugiati per ritardi nei pagamenti che variano da un anno e mezzo a due anni
“Stiamo raggiungendo il punto di non ritorno. Se non ci sarà l’assegnazione programmata non solo finirà l’esperienza di Riace ma saranno messi in strada 165 rifugiati tra i quali 50 bambini e 80 operatori perderanno il lavoro” afferma il sindaco. “L’economia di tutta la comunità, modello di accoglienza e integrazione riconosciuto a livello internazionale crollerà sotto un cumulo di macerie” conclude Lucano.
La Rete dei Comuni Solidali (RECOSOL) in accordo con le associazioni presenti durante il Riaceinfestival, avvia una raccolta popolare di solidarietà finalizzata a permettere al progetto di Riace di superare questa fase estremamente critica. Fase legata a ingiustificabili ritardi anche voluti da una politica ostile che vuole costringere alla chiusura un progetto di accoglienza divenuto noto in tutta Europa e che ha permesso di invertire il declino sociale, economico e demografico di una delle aree più difficili d’Italia caratterizzata da profonde infiltrazioni della criminalità organizzata.
Riace rappresenta un modello di accoglienza e di legalità per tutti.
La solidarietà al sindaco Mimmo Lucano è arrivata da tutta Italia anche attraverso i partecipanti a Riace in Festival in corso dal 2 al 5 agosto.
RECOSOL chiede a tutti/e di sostenere il modello Riace partecipando alla raccolta popolare di solidarietà attraverso una donazione unica o periodica (la campagna rimarrà attiva fino a dicembre 2018):
RECOSOL, IBAN: IT92R0501801000000000179515, causale Riace”.