di Gianluca Albanese
REGGIO CALABRIA – Non superano il quarto di secolo in totale le richieste di condanna formulate nell’udienza di oggi dal PM Baraldi nell’ambito del processo “Piscatores” che si sta celebrando a Reggio Calabria con rito abbreviato.
5 anni e otto mesi la richiesta di condanna per Giuseppe Tricarico (nella foto, considerato dall’accusa il capo dell’organizzazione finalizzata alla commissione di truffe on line e reati ad esse connessi), 5 anni e quattro mesi per Andrea Fuda e Salvatore Antico; quattro anni e due mesi per l’ex assessore comunale di Grotteria Nicodemo Tarantino; due anni e sei mesi per Nicola Furci e un anno per Ilario Zannino.
Sono queste le principali richieste di condanna avanzate dal PM Baraldi, che nel corso della sua requisitoria ha altresì più volte accennato ad un’evidenza processuale che indicherebbe in un call center locrese la “base logistica” dell’estrazione, da parte di un ex dipendente infedele, di dati sensibili riguardanti determinati correntisti che poi sarebbero divenuti raggiungibili da parecchi imputati, per via telematica.
Dopo la requisitoria, ha discusso l’avvocato Giovanni Gerace, difensore di Nicodemo Tarantino. Quest’ultimo si è proclamato innocente, ammettendo di essere stato tentato dal prendere parte all’organizzazione, ma di non avere mai commesso alcun reato.
Il 7 e 14 novembre prossimi ci sarà spazio per le arringhe difensive degli altri imputati.