di Redazione (foto e video di Enzo Lacopo)
LOCRI – «Desidero fare un giro per avere contezza delle criticità maggiori dell’ospedale di Locri». La parlamentare reggina del Movimento 5Stelle Federica Dieni si è presentata così al direttore sanitario Vincenzo Schirripa, stamattina intorno alle 10, quando, accompagnata da una folta delegazione (composta tra gli altri, dai militanti Nino Tarzia di Siderno e Pasquale Mesiti, consigliere comunale di Marina di Gioiosa Ionica), e alla quale si sono aggiunti i consiglieri comunali di Siderno Antonio Sgambelluri e Vincenzo De Leo, unitamente ad alcuni sindacalisti, ha fatto il suo ingresso al nosocomio locrese.
Una visita, la sua, chiesta a gran voce proprio dai pentastellati della Locride, e che giunge nei giorni in cui i Carabinieri hanno compiuto diversi sopralluoghi per verificare le carenze di personale più volte denunciate.
E proprio dalla mancanza di un congruo numero di addetti in ogni reparto ha esordito il direttore sanitario Schirripa, che con la massima trasparenza e disponibilità ha accolto nel proprio ufficio la parlamentare Dieni e tutta la delegazione, giornalisti compresi.
«L’insufficienza di personale – ha detto Schirripa – è sotto gli occhi di tutti, manca una pianta organica e sono state disattese le linee guida della delibera 479/2014 che fissa il numero minimo di addetti per ogni unità operativa. Siamo ovunque al di sotto del numero necessario, e più del 20% del personale è soggetto alla legge 104, con limitazioni nella reperibilità e nell’obbligo di fare i turni di notte, oltre a fruire dei tre giorni mensili di permessi retribuiti. Manca anche l’assistenza sanitaria nel territorio – ha proseguito Schirripa – e tutti si riversano sul Pronto Soccorso che registra 50.000 accessi ogni anno. Chiediamo alla politica di accelerare, perché sono già scaduti i termini per nominare i primari di Radiologia, Ortopedia e Ginecologia, e molti reparti sono in grave sofferenza, come Dialisi, Medicina, Oncologia e Pronto Soccorso. Ci sono grossi problemi per la copertura dei turni, si vive alla giornata e spesso, se c’è un problema, bisogna ricorrere agli ospedali più vicini. Mi chiedo come mai non si disponga il trasferimento a Locri di medici attualmente impiegati negli ospedali che ormai sono semichiusi».
Molti gli interventi dei presenti.
Il sindacalista Firmo Micheli ha ricordato che «Dal ’94 in poi non si fanno concorsi e il personale sta invecchiando insieme alla struttura. Da allora in poi sono andati in pensione 600 dipendenti e ci sono reparti come Oculistica e Otorinolaringoiatria in cui manca la reperibilità dei medici, in Ostetricia, nonostante le promesse fatte due anni fa dal commissario Scura, i bagni sono in comune e “alla turca” e il reparto di Geriatria più vicina è a Crotone».
Antonio Sgambelluri ha elencato tutta una serie di criticità e ha ricordato di aver «Invitato i sindaci della Locride a restituire la fascia tricolore al Prefetto, vista l’assenza della politica sui problemi della sanità». Lo stesso Sgambelluri ha risposto alla domanda – per la verità rivolta al direttore sanitario Schirripa – rivolta dal consigliere Pasquale Mesiti, che chiedeva lumi sull’adozione, all’ospedale di Locri, del c.d. “decreto antimboscati” emanato dal commissario Scura nel 2015. «Il vero problema – ha detto Sgambelluri – è il mancato ricambio di personale e non esiste così come è stato prospettato». Successivamente, Schirripa ha fatto un esempio, citando alcuni infermieri che da trent’anni lavorano in alcuni uffici amministrativi. «Non possono essere definiti “imboscati” – ha detto – e sono stati collocati lì diversi lustri fa».
La mattinata si è conclusa con un giro tra i reparti compiuto dalla parlamentare Dieni insieme al direttore sanitario.
I video ripresi e montati dal nostro Enzo Lacopo: l’intervista alla parlamentare Dieni prima della visita e il video integrale dell’incontro col direttore sanitario.
VIDEO INTERVISTA
VIDEO INTEGRALE