R. & P. (foto d’archivio di Enzo Lacopo)
La convenzione, di cui abbiamo appreso a mezzo stampa, approvata all’unanimità dai Consigli Comunali delle due cittadine e stipulata tra le Amministrazioni di Locri e Portigliola sulla regolamentazione della circolazione degli scuolabus portigliolesi in territorio locrese, per gli studenti di Contrada Moshetta, impone delle riflessioni. Ricordando che l’esigenza di trovare questa soluzione nasce da una maldestra quanto anomala chiusura dello storico plesso scolastico della Contrada, ci sembra di intuire che non in tutte le occasioni in cui Moschetta ha “chiamato” le amministrazioni abbiano risposto con la dovuta solerzia. Una sordità che potremmo estendere a situazioni ataviche come la distribuzione dell’acqua o la viabilità, fatti che stridono fortemente con una comunicazione stampa in cui tali problematiche sembrano invece essere scomparse. Oggi che però questo velo sembra essere squarciato ci pare il momento giusto per renderci promotori e interlocutori di un dialogo ancora più fitto tra le due amministrazioni ed i cittadini tutti, con il fine di porre il vasto territorio composto da numerose contrade, che per convenzione chiamiamo Moschetta, al centro di un piano di sviluppo integrato tra i due Comuni. Chi come noi abita da queste parti, pur conoscendone i limiti geografico-amministrativi, sa bene che in realtà non esistono limiti fisici o ideali tra quella che é di fatti una sola comunità. Un contesto ricco di storia, tradizione, agricoltura, paesaggio ed attività produttive che rappresenta al contempo un volano di ricchezza ed una testa di ponte per iniziare un percorso di integrazione dei servizi con i territori limitrofi. Un auspicio di inizio anno maturato in noi guardando allo spirito con cui é scaturito questo accordo sulla circolazione in territorio extracomunale degli scuolabus che da un territorio si spostano per andare in soccorso del territorio vicino che versa in evidente difficoltà. Uno spirito mutualistico che crediamo non si debba fermare a questo singolo episodio, ma che crediamo si possa estendere alle numerose problematiche a tutt’oggi presenti, per essere effettivamente e a pieno titolo avvertito , dagli interlocutori e dei proponenti, come servizio per l’intera comunità, senza nulla togliere alle nobili e gratificanti, quanto doverose e non eccezionali, iniziative e azioni.
Emanuele e Giuseppe
due cittadini delle contrade di Moschetta.