R. & P.
Moda e Cambiamenti climatici è stato questo il tema del secondo appuntamento promosso da Movimundi, un movimento spontaneo che sotto la spinta di Greta Thunberg, attivista e ambientalista, ha deciso di fare qualcosa di concreto per il proprio territorio. Da qui l’idea dei “venerdì per il futuro” quattro appuntamenti per affrontare altrettante tematiche di sensibilizzazione ambientale. Il via è stato dato il 26 luglio a Gioiosa Ionica con Km0, per proseguire il 2 agosto a Marina di Gioiosa Ionica, con Moda Sostenibile e Cambiamenti Climatici, e concludere con una due gironi a Bovalino con Fiumare e non discariche, l’8 agosto, e Basta Plastica il 9. Conoscere per diventare consapevoli, è questo l’obiettivo di Movimundi che la sera del 2 agosto ha deciso di affrontare le numerose problematiche ambientale e sociali che ruotano attorno al mondo della moda e del fast-fashion. Un’occasione anche per scoprire la moda sostenibile nel nostro territorio, di fare un tuffo nel passato con tessuti, artigianato, tradizioni e cultura, per iniziare a capire le conseguenze delle nostre scelte perché moda e salute siano indissolubilmente collegate. Anche i nostri vestiti sono parte del problema delle microplastiche nel mare: ogni volta che laviamo fibre sintetiche (poliestere), rilasciamo particelle talmente piccole da non essere intercettate né dai filtri delle lavatrici né dagli impianti di trattamento delle acque reflue e così finiscono nei fiumi e nei mari. Per queste ragioni è importante comprendere fin da subito come moda e ambiente siano due facce della stessa medaglia. Un’opera di sensibilizzazione, dunque, che mira a creare consumatori consapevoli, e informati, che badino alla qualità del prodotto, che si lascino affascinare dall’intramontabile bellezza del vintage o dalla creatività dell’upcycling. Il 2 agosto a Marina di Gioiosa Ionica si è assistito a molto di più di una sfilata di moda, perché a sfilare sul palco c’erano tra le più importanti aziende artigiane del territorio come, Milena e Sonia Trapasso, orafe di generazioni, il Lanificio Leo, Soleinsime, Malìa, Pasly, Antonella Iemma, Marilisa Gliozzi e Fiorenza Moda con una straordinaria collezione di abiti vintage. Moda e cambiamenti climatici, dunque, raccontati magistralmente da Carmen Ferraro con il monologo “Ma che colpa abbiamo noi” di Maria Pia Battaglia, dall’estratto “Locride hot minute” di Vincenzo Brizzi e dalla ricerca storica presentata da Laura Delfino. Una serata densa e dinamica, arricchita dalla presenza di numerose esposizioni che mettevano in risalto l’arte del riciclo come, come le opere di Rosa Lucisano dell’associazione “Dout des per il progetto di Leo”, Vetri Preziosi di Dorota Pyrlik , eco-printing di Caterina Niutta, l’abito istallazione presentato dal settore moda dell’IPSIA di Siderno con la collaborazione di Sara Parlongo e le Creazioni di Rina Fiordaliso e della . Partire, dunque dalla cultura e dalla conoscenza per promuovere la moda sostenibile, l’economia circolare, il riciclo e il riuso dei materiali dove il rifiuto diventa risorsa, questo il progetto messo in atto da Movimundi che questa sera concluderà il secondo progetto dei venerdì per il futuro a Bovalino con “Basta Plastica”.
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