di Gianluca Albanese (Immagini e Video di Enzo Lacopo)
MARINA DI GIOIOSA IONICA – Clamoroso a Marina di Gioiosa. Dopo il ricorso dell’Avvocatura dello Stato contro la sentenza del Tar del Lazio che aveva riportato in carica gli amministratori comunali, il Consiglio di Stato, con proprio decreto, ha sospeso la stessa, riportando, di fatto, i Commissari alla guida del Comune.
Sono da poco trascorse le 13 quando incontriamo Domenico Vestito ancora seduto sulla poltrona da sindaco. Davanti a lui Francesco Lupis e Giuseppe Coluccio, che rimarranno nella casa comunale fino alle 13,30 circa.
L’amarezza e la comprensibile rabbia del sindaco tornato “ex” dopo appena un mese dalla sentenza del Tar del Lazio che aveva ripristinato lo status quo precedente allo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, non gli impediscono di compiere un’analisi lucida della situazione, unica nel suo genere, che accomuna Marina di Gioiosa a Lamezia Terme.
«Quel che più mi amareggia – ha detto – è aver saputo questa mattina dai giornali la notizia della sospensione della sentenza del Tar del Lazio che aveva restituito a Marina di Gioiosa Ionica una propria amministrazione liberamente eletta. Di sicuro – ha proseguito – non parteciperò a una farsa come il passaggio di consegne quando i commissari torneranno qui perché non mi sento di riconoscere il modo con cui è stata ribaltata una sentenza presa da tre giudici amministrativi che sulla scorta di un corposo materiale prodotto dalla nostra difesa, dopo un anno di lavoro aveva deciso di farci tornare al nostro posto. Mi fa specie sapere che in poche ore, seguenti al ricorso al Consiglio di Stato da parte dell’Avvocatura dello Stato, un giurista di chiara fama ed ex Ministro della Repubblica come Franco Frattini abbia potuto decidere la sussistenza della necessità di sospendere una sentenza come quella del Tar del Lazio, decretando il ritorno dei commissari. La verità – ha proseguito – è che formalmente il ricorso è stato redatto dall’Avvocatura dello Stato, ma in pratica ricalca il chiaro orientamento della Prefettura di Reggio Calabria il cui accanimento nei nostri confronti, evidentemente, prosegue. Ora – ha continuato Vestito – nella prima metà di aprile è stata fissata la camera di consiglio, ma mi auguro che non si proceda a un allungamento dei termini della sentenza in modo da impedire a questa comunità di poter eleggere il nuovo consiglio comunale nel mese di maggio».
A proposito di elezioni di maggio, a precisa domanda del cronista, Vestito ha detto che «Fino a stamattina non ero orientato a ricandidarmi. Dopo quanto accaduto, invece, voglio ricandidarmi insieme a tutta la mia squadra perchè solo i cittadini di Marina di Gioiosa Ionica possono decidere se confermarci o sollevarci dal nostro mandato amministrativo. Lo devo a me, alla mia storia, alla mia famiglia, a mia figlia e a questa comunità. Mi auguro – ha concluso – che chi continua ad accusarmi possa un giorno incontrarmi per poterci guardare negli occhi».
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