di Pasquale Aiello
PLACANICA – Voglio aggiungere, se pur simbolicamente, anche la mia firma sul registro delle condoglianze che sarà custodito dall’ambasciata cubana a Roma, istituito nel comune di Livorno per lasciare una testimonianza di stima e apprezzamento al compagno Fidel Castro e salutare a pugno chiuso, un grande uomo e rivoluzionario del 900 che ha avuto il coraggio e una enorme determinazione a sfidare il colosso imperialista yankee.
L’Italia peggiore, in questi giorni, si è unita nell’attaccarlo duramente, da morto. Pensieri bugiardi e riflessioni irrispettose dati in pasto alla rete da perfidi avvoltoi che sicuramente non riusciranno a scalfire la carica morale ed etica di un uomo che ha dedicato, fino all’ultimo respiro, la propria esistenza, al suo popolo. Una disonestà intellettuale di stampo fascistoide alimentata anche da una pseudo-sinistra che fa rima con quella di tutti coloro che al soldo dell’America oggi festeggiano e che mira ad infangare nel giorno della sua morte, un gigante che, anche se con qualche ombra, ha fatto la storia e dato la possibilità al popolo cubano, il suo popolo, di curarsi gratuitamente, studiare gratuitamente, avere un tetto sopra la propria testa e non morire di fame, ridandogli una identità e una dimensione umana che una lunga dittatura ‘americana’ aveva scippato.
Al contrario di ciò che sta accadendo quotidianamente a milioni di persone nel cosiddetto ‘mondo libero e civile’. Un grande plauso al meraviglioso popolo cubano che con la guida del suo comandante ha saputo sempre rialzarsi e fronteggiare a testa alta un embargo da parte degli USA, che avrebbe stroncato le gambe a chiunque. Oggi a Cuba il 90% dei cubani lo piange.
Ogni anno migliaia di bambini muoiono nel mondo a causa della malnutrizione e di malattie curabili. Nessuno di loro è cubano. A Cuba hanno risolto i problemi di fondo della salute e dell’istruzione, anche se con mezzi non proprio all’avanguardia, ma con impegno, professionalità e dignità. Tutti i cubani sono alfabetizzati e colti. Ogni individuo ha diritto ad un medico e alle medicine gratuitamente. L’aspettativa di vita è di 78 anni. Una tra le più alte al mondo.
Nel 1959, quando insieme a un altro grande guerrigliero, Ernesto ‘Che’ Guevara, presero il potere, rovesciando il dittatore Batista, Cuba era controllata da un pugno di oligarchi venduti agli Stati Uniti. Fidel Castro sarà senz’altro assolto dalla storia, perché lascia un’eredità immensa a tutti i popoli dell’America Latina e grazie agli sforzi di questo grande leader, nel mondo, hanno iniziato a credere nell’ ‘hombre nuevo’, capace di lottare per costruire un mondo di pace e giustizia.