di Gianluca Albanese
LOCRI – Ma che fine ha fatto la “Grosse koalition”, ovvero l’aggregazione civica che intende cimentarsi nella competizione elettorale del prossimo 10 giugno per il rinnovo del consiglio comunale a Locri in alternativa alla maggioranza uscente? Da parecchi giorni non trapela alcunché da parte dei suoi sostenitori. Si sa che si stanno vedendo regolarmente, che il tavolo di concertazione aperto consta di almeno otto soggetti politici e associativi di estrazione varia ed eterogenea e che, proprio il carattere plurale e composito della coalizione avrebbe, di fatto, allungato i tempi della discussione, dalla quale, a oggi, non solo non sono usciti i nomi del candidato sindaco e degli aspiranti consiglieri, ma nemmeno quelle che sono le priorità programmatiche, eccezion fatta che per un generico richiamo alla discontinuità rispetto all’amministrazione Calabrese e al rinnovamento della classe dirigente locale.
Insomma, più passano i giorni e più la mancanza di informazioni certe alimenta dubbi da una parte e curiosità dall’altra, all’interno dell’opinione pubblica cittadina, che vorrebbe sapere, a meno di un mese dalla scadenza della presentazione delle liste, cosa propone questo progetto d’ispirazione civica (aperto anche ad alcune realtà associative cittadine) e chi sono i candidati in pectore.
A proposito di potenziali candidati sindaci: non avrebbe sortito esiti il pressing compiuto su Ciccio Riccio, figura che avrebbe incontrato il favore di molti ma che, a quanto pare, non intenderebbe impegnarsi in prima persona; idem per l’ex presidente del tribunale Mario Filocamo, che piace a molti ma che non avrebbe manifestato la propria disponibilità.
Per il resto, si cerca un candidato condiviso, che sappia sintetizzare al meglio le potenzialità elettorali (sulla carta ampie) di questa coalizione, che, per una logica meramente aritmetica, dovrebbe presentare una lista con due candidati (preferibilmente un uomo e una donna) espressione degli otto soggetti che la compongono. Eventuali pretese di uno o più soggetti, tesi a derogare da questo principio, infatti, potrebbero compromettere gli equilibri interni alla Grosse Koalition.
Per quanto riguarda invece la lista dell’amministrazione uscente, oltre alla ricandidatura di quasi tutti i consiglieri di maggioranza a fine mandato, e al già preannunciato candidato consigliere Piero Leone, ci sarebbe anche il dentista Tommaso Raschellà, ex assessore della prima giunta Macrì.