“I miei 90 minuti sono terminati, ora può esserci solo il golden goal ” : lo dice l’uomo della domenica, Giovanni Trapattoni, nello storytelling di Giorgio Porrà sui canali Sky. Ci pensavo mentre discutevo con un mio amico, che è stato un bravo giornalista in servizio (nel senso dei tempi regolamentari della partita). Lui ora vuole un fatto, un detto che “prenda”, una novità che decida. Bene. Comprendiamo, ma vogliamo premettere che la partita qui è ancora in corso, il caso Locride aperto. Parla : 1) “Le cose da noi vanno molto male, la politica è debole, la burocrazia sovente furba e inquinata, siamo subordinati persino ai partiti che vogliono fregare il sud (che non è uno solo ), continuiamo ad aggrapparci all’assistenza, non resistiamo alla criminalità organizzata, sprechiamo quello che arriva (ed arriva il 6% in meno del dovuto di spesa pubblica). Serve una rigenerazione!” 2) “Il partito dei garantisti esamina con interesse una legge di riforma proposta dal Procuratore Gratteri (che immagina tanti altri scioglimenti) per i comuni dove deve intervenire la misura per infiltrazione mafiosa, che non sembra correggere l’abuso che se ne è fatto. 3)”Servizi, Infrastrutture, Sanità nella Locride … Più di cinquanta anni fa, l’uomo riuscì a sbarcare sulla luna, ma ancora i motori delle lavatrici si facevano scarsi … La modernizzazione e l’innovazione non debbono escludere questo comprensorio, ma sull’unica arteria stradale sulla quale possiamo contare, la Statale 106, non si fanno interventi … e si distrae la gente con l’impossibile, con la Bovalino-Bagnara … Sulla sanità, la verità la possono raccontare solo i cittadini, non il sistema e gli uomini del sistema!” 4)”Vito Crea, presidente dell’associazione Adda, una sofferenza personale prestata all’impegno straordinario per la disabilità, un coraggio, il suo, come antidoto alle bugie, interroga il sindaco di Bovalino : a scuola non c’è il servizio mensa, eppure si leggono relazioni dell’amministrazione che attestano spese per organizzarlo, si perdono i contributi degli enti, niente trasporto scolastico per i disabili, non si adotta la delibera di compartecipazione alla spesa, il 10% , che verrebbe sostenuto dalla Metro city per l’acquisto del mezzo, non ci sono attività pre e post scuola!”. Esiste una netta penalizzazione delle realtà del sud, le responsabilità vanno dai municipi a tutti i decisori della spesa, regionali e nazionali. La fiducia va affidata bene, si deve rispettare il parere di tutti, cambiare opinione quando merita. Si deve correre tanto, e non a vuoto. In maniera assennata, come dovrebbe suggerire una politica intelligente. Per mandare i palloni in rete. Tanti. In questo senso sarei d’accordo con il mio amico giornalista!
Franco Crinò