di Simona Masciaga
“ L’età imperfetta”, romanzo di Daniela Orlando ed. Città del Sole, con discrezione, eleganza e sensibilità femminile, s’impone al mondo della letteratura sia per contenuti che per stile.
Una mano ferma e decisa, una donna a contatto con i giovani sia come madre che come docente, l’autrice calabrese, attraverso esperienze personali e momenti vissuti in prima persona ha dato vita a un romanzo per giovani che pone gli adulti, se mai lo si diventa pienamente, all’introspezione, alla presa a coscienza di sé immergendosi nel mondo giovanile, nelle loro inquietudini al fine di trovare i giusti equilibri ed aprirsi a 360°come genitori, educatori e insegnanti all’ascolto dei ragazzi.
La vicenda narra di Alice, una giovane adolescente di 17 anni: la figlia che ogni genitore vorrebbe. Ottima alunna, bella, intelligente, devota alla famiglia, impegnata nel sociale e chi più ne ha più ne metta ma, la fragilità dell’essere, il dolore incolmabile per la perdita della madre e un dolore intimo ancora più grande turbano gli anni più belli della sua giovinezza fino a quando…
Apprendiamo direttamente dall’autrice, durante un’intervista a noi concessa che il romanzo nasce da un’esperienza personale: “Per dare voce al non detto. Scrivere è colmare quel senso di vuoto, dare alito a quei dolori più intimi che ti tengono compagnia nella vita, insomma uno sfogo dell’anima”. Aggiunge inoltre: “ L’adolescenza, si sa bene, è un periodo importante e delicato della nostra vita, una tappa di crescita e trasformazione dove tutto si mette in discussione, dove è importante la presenza di modelli validi e punti fermi di riferimento. Noi tutti ci portiamo dentro la nostra adolescenza, le nostre paure e insoddisfazioni, quindi un argomento sempre nuovo e sconosciuto di cui non si parla mai abbastanza”.
Alla domanda di quanto ci sia di Daniela (autrice) e Alice (protagonista), la scrittrice candidamente risponde : “ Un buon 50%: Alice come Emanuela, le due protagoniste del romanzo, l’una diciasettenne, l’altra donna matura sono lo specchio l’una dell’altra. La separazione delle età non esiste: vi è continuità. In ogni donna vi sono i risvolti del vissuto e del presente indipendentemente dal ruolo e dalla professione. Io Daniela mi specchio in ogni donna all’insegna della sorellanza: non ho paura di vedere riflessa la mia immagine passata o presente in altre donne poiché siamo tutte simili”.
Il racconto è ambientato al sud, luoghi e ambienti minuziosamente descritti parlano chiaramente delle bellezze della Calabria e l’amore che la Orlando dimostra per la sua terra, lei stessa dichiara di essere legata in modo atavico alle proprie origini ; “ Io stessa ho una mentalità paesana, modesta e tradizionalista. Volutamente ho descritto la zona calabrese tra Cannitello e Scilla dove io stessa ho vissuto. Il romanzo è ambientato in estate e termina con la fine della stessa proprio per una mia convinzione la quale vede il termine dell’anno non il 31/12 ma col finire dell’estate quando si raccolgono i frutti più maturi: a settembre tutto ricomincia.
“L’età imperfetta” grazie a Ulisse Lendaro è diventato un film che andrà in onda su RAI 1 con la splendida Anna Valle, una trasposizione cinematografica di sicuro successo che prossimamente sarà presentato a Taormina, abbiamo chiesto quali emozioni abbia provato “ Incredulità sicuramente e stupore. Il libro uscì nel 2009, suscitò un discreto interesse ma poi messo da parte. Improvvisamente un giorno mi telefonarono per concedere la liberatoria. E’ stata una grande soddisfazione personale non lo nego. Il film non è la narrazione completa del mio romanzo ma le tematiche e i contenuti sono identici. Alice diventa Camilla, una specie di Cigno nero all’italiana. Lendaro contestualizza anoressia e autolesionismo, io mi concentro sull’autolesionismo, una sindrome silente e pericolosa che diventa mitridatismo: star male per star bene”
Dopo “L’età imperfetta” ecco nel 2012 “ La luna nel mezzo” edizioni Città del Sole e a quanto pare un terzo romanzo pronto sulla rampa di lancio, romanzi femminili al femminile adatti ad ogni età e ad un vasto pubblico: leggere Daniela Orlando è un tuffo nella realtà, nella quotidianità; romanzi attuali che non cadono nel pietismo e per nulla deprimenti dove scrittore e lettore diventano un tutt’uno progredendo insieme nel racconto. Uno stile semplice e raffinato, linguaggio essenziale che coinvolge il pubblico fino alla parola fine.