(foto servizio di Enzo Lacopo)
Ha lasciato definitivamente il mondo terreno per girovagare negli spazi perpetui dell’ ”immensità”; questo era uno dei tanti brani musicali che il caro Mario sapeva gestire, creare ed esternare a suo modo, trasmettendo quell’allegria e quel buonumore di cui la vita di qualche anno addietro e soprattutto oggi, ne hanno proprio bisogno.
Nato a Locri il 18 ottobre del ’43, giovanissimo inizio il mestiere di idraulico e contemporaneamente scoprì lui stesso l’arte di cantare ed interpretare in un modo, direi unico, dei brani musicali, che ancor oggi nonostante molti network televisivi si scervellano per ideare e creare nuovi talenti, che durano al massimo una stagione dopo averli usati e poi definitivamente gettati, in quanto le successive edizioni fanno volutamente dimenticare quelle precedenti, senza possibilità di “resume”. Centinaia di persone accorse da ogni dove, accorrevano a vederlo, dopo aver appreso che ci sarebbe stata una sua esibizione, mi riferisco al Lido La Playa di Locri, feste Patronali ricorrenti nella Locride, eventi sportivi, sagre paesane e numerosissimi Club di Calabresi durante il suo viaggio in Australia, dove al suo rientro tramite i microfoni dell’allora mitica Radio StudioLibero 103MHz, nella trasmissione “StereoNotte” ebbe modo di raccontare il suo viaggio che per dovere di cronaca qui di seguito riporto:… trovandomi sulla nave diretta a Melbourne durante uno scalo a Singapore, mi venne la brillante idea di sbarcare e far un giro turistico a piedi, senza comunicarlo a nessuno, senonchè mentre mi trovavo a passeggiare per una via di Singapore, vidi la mia nave ripartire, al che mi misi subito a correre verso il mare e trovandomi impossibilitato a poter far qualcosa, vidi un pescatore con la sua barca e gli diedi 10 dollari per mettersi all’inseguimento, cercando così di farmi notare. Quando arrivammo con non poca fatica ad essere vicini al bastimento, mi misi a gesticolar e fischiare in modo così evidente e forte che il comandante se ne accorse, stoppò il transatlantico e mandò una scialuppa a recuperarmi!!!
(non sto a descrivere le risate che ci furono in quello studio radiofonico, al punto che lo stesso Mario si mise a tossire senza soluzione di continuità, e trasmettemmo circa 12 minuti di tosse mista a risate). Chi non ricorda “Jettami a pugnalata” accompagnato e coadiuvato dall’odierno attoreTV “Antonio Tallura” facente parte del Trio CaMoTa (Caruso, Mollica,Tallura) che si esibivano interpretando il brano musicale JavaApache, composto da Bixio-Cherubini e portato al successo da Luciano Tajoli e riproposto anche nel programma RAITV diretto da Paolo Limiti, riporto, come vuole la prassi karaoke qualche rigo di testo: “Mezzanotte già rintocca, e col garofano in bocca, son tornato, mascherato, nel costume d’Apache per te, perché a te piace l’uomo brutale, ed in questa divisa fatale, al chiarore d’un fanale, danzerai la tua java con me, se nel cuor, per timor, sarò forte per te… danza la java bruna bel fiore del male, sotto la bianca luna sei bella e fatale, forse tu sei per me il mio destino, ed io sarò per te un malandrino, bocca sulla tua bocca la java d’amore, guai a chi mi tocca la donna del cuore, e se lontano un sibilo ti chiamerà per via, tu sei la donna mia, nessuno mai t’avrà……”. Nel periodo in cui la squadra del Calcio Locri era in serie “D” (1959-1965), il suo amore e tifo per la compagine cittadina era tale che spesso il suo dissenso verso la terna arbitrale, sfociava in un rocambolesco inseguimento su rotaie o su gomma sino all’uscio di casa dei giudici di gara, lasciando ad intendere poi cosa poteva succedere! Nell’anno del suo 65° compleanno volle, a Palazzo Nieddu del Rio, proiettare un reportage storico sulla sua vita, ricordando anche l’artista scorparso, il caro amico musicista Aldo Romeo in arte Alan Stevenson, tastierista e voce degli “Scampati” rockband anni ’60-70, formatasi nel quartiere Montesacro di Roma e poi venuta giù a Locri, quando la Locride artistico-musicale era un’isola felice ed i componenti di una mitica jazzband di Locri-Roccella (The Exotic Sound, il nome scaturiva in quanto detentori di una Steel Guitar Fender) che ha persino inaugurato la prima Discoteca costruita in cemento precompresso RDB a Castelbolognese “LE CUPOLE” in provincia di Ravenna tra Imola e Faenza diretta dal Sig. Malucelli e successivamente il Pub LE ROSE di Intra (NO).Molti sarebbero gli aneddoti di vita e storie accadute, da elencare sul mitico “Mario”, conosciuto in ogni dove, ma lo spazio, in questo caso, è tiranno. E’ d’obbligo far sapere che i suoi due cuccioli di razza maltese “Fiocco e Perla” non appena lui deceduto, hanno smesso di cibarsi e sono rimasti sotto la bara sin quando il feretro di Mario non ha lasciato definitivamente i suoi cari, le sue cose ed i suoi amici.
Da lassù, se puoi, continuaci a cantare “Guarda che luna” – Addio!