R. & P.
Si è da poco tenuto a Malta il secondo evento del progetto transnazionale denominato “Eu Border Communities” che vede tra gli enti promotori l’associazione locridea Civitas Solis. L’iniziativa, sostenuta dalla Commissione Europea nel quadro del programma l’Europa per i cittadini, programma teso ad incoraggiare la partecipazione civica e democratica dei cittadini a livello dell’Unione, intende promuovere un confronto transnazionale su temi legati alle politiche dell’accoglienza e dell’integrazione coinvolgendo enti pubblici e associazioni di sei diversi paesi europei che hanno sede in territori di frontiera dell’Europa.
Dopo il primo incontro, ospitato nella Locride nello scorso mese di febbraio a cura di Civitas Solis e del Comune di Roccella Jonica, il progetto ha visto realizzarsi nell’isola posta al centro del mediterraneo un ulteriore occasione di confronto tra le delegazioni partecipanti. Partecipanti che sono stati ricevuti dall’arcivescovo metropolita di Malta, Charles Scicluna, da poco nominato da papa Francesco, segretario aggiunto della Congregazione della dottrina della fede. L’alto prelato, che ha accolto i partecipanti nella sede dell’arcivescovado annesso alla storica cattedrale metropolitana di San Paolo a Mdina, costruita secondo la leggenda dove il governatore Publio avrebbe incontrato San Paolo dopo il naufragio sulle coste dell’isola di Malta, ha espresso la sua preoccupazione per l’attacco ai valori umani posti a fondamento della costruzione europea da parte di diversi politicanti senza scrupoli che parlano alla pancia della gente e non prospettano soluzioni ma slogan. L’arcivescovo metropolita, che è stato per anni una delle figure che si sono più battute in Vaticano per contrastare il triste fenomeno degli abusi sessuali commessi da esponenti del clero nei confronti dei minori, si è caratterizzato negli ultimi mesi per i ripetuti appelli ai governanti europei tesi a salvaguardare la vita dei migranti bloccati in mare.
Nel corso dell’incontro, Francesco Mollace, direttore di Civitas Solis e tra i promotori del progetto «Eu border communities» ha messo in risalto la mancanza di una comune politica euromediterranea, necessaria per immaginare la promozione di una area di pace e di sviluppo sociale tra le due sponde del mare nostrum. Valutazione condivisa da mons. Scicluna che ha esortato le organizzazioni presenti, a partire da Civitas Solis, nell’ andare avanti nell’impegno civile a favore dei più fragili a partire dai più giovani, e proposto di incontrare il Papa per esporre quanto le diverse organizzazioni realizzano quotidianamente.
L’evento maltese, organizzato dalla locale associazione Kite factory guidata da Annalisa Schembri e dal comune di Swieqi, si è caratterizzato per vari dibattiti con rappresentanti di organizzazioni sociali e assistenziali qui attivi. Nella delegazione italiana anche il prof. Vincenzo Staiano direttore del Festival internazionale del Jazz di Roccella Jonica, che si è dichiarato colpito per la vitalità culturale ed economica che Malta sta esprimendo negli ultimi anni, ed Andrea Pignataro, amministratore della ong GUS che promuove numerosi progetti di sviluppo nell’area euromediterranea. Il prossimo evento del progetto è previsto in Grecia a cura dell’ente capofila il comune greco di Paionia, e prevede varie tappe nella regione macedone.
Relativamente alle attività internazionali di Civitas Solis, che si affiancano alle quotidiane attività socioculturali realizzate dall’associazione guidata da Francesco Mollace, è previsto per questo fine mese uno scambio giovanile a Madrid che coinvolgerà per una settimana un gruppo di giovanissimi della Locride sul tema della democrazia partecipata.