SIDERNO – 24 milioni di euro sui complessivi 350. Dei fondi destinati ai Piani Integrati di Sviluppo Locale, appena il 7% è toccato alla Locride e ora i sindaci sono pieni di dubbi e pronti a lamentarsi per il trattamento ricevuto, anche perché, come riporta l’articolo di Simona Musco sulle pagine odierne di Calabria Ora, la distribuzione dei fondi ha premiato soprattutto la zona Nord del comprensorio (eccezion fatta per le terme di Antonimina) e ci sarebbero grosse difficoltà a reperire finanziatori privati, partner capaci di compartecipare ai progetti nella misura del 40%, pena la revoca dei fondi. E allora oggi tutti a Lamezia per incontrare Scopelliti, chiedergli lumi ed esporgli tutti i quaderni di doglianza, al punto che è stata rinviata a data da destinarsi la programmata riunione dell’assemblea di AssoComuni locridea che avrebbe dovuto eleggere il proprio comitato direttivo. Finora, i fondi sono andati, oltre che ad Antonimina, a Caulonia (per il centro di recupero delle tradizioni popolari), a Gioiosa (Naniglio), Roccella (Ex convento dei minimi e auditorium), Stilo (recupero centro storico). Niente per la zona Sud, nemmeno per Casignana e il suo “Sogno di Bacco” che intendeva valorizzarela VillaRomanadi Palazzi, nonostante la locale amministrazione comunale avesse predisposto per tempo il piano e reperito il partner privato. Va da sé, che la ratio della destinazione dei fondi non teneva conto della geopolitica, ma della capacità progettuale dei singoli Comuni, in linea col credo del Presidente della Regione e con lo spirito stesso dei Pisl.
GIANLUCA ALBANESE