di Redazione
LOCRI – «La prima inchiesta sulle coop in Italia. Anni di silenzio, difficile mettere il naso dentro un mondo che garantisce lavoro, potere, soldi e continuità politica». Tutto questo è “Coop connection” (Chiarelettere, 2016), il libro del giornalista Antonio Amorosi, che verrà presentato il prossimo 15 ottobre alle 10,30 nell’aula magna del liceo scientifico “Zaleuco di Locri”.
Si tratta di un attesissimo evento organizzato dal Centro Studi Legislativo “Lazzati” e dal movimento letterario “MAG – La ladra di libri”, con la collaborazione di Lente Locale.
Sarà l’unica tappa della provincia di Reggio Calabria di un tour nazionale che Antonio Amorosi ha iniziato da qualche settimana, per esporre i contenuti di un libro che «Prova a smontare la propaganda che ha alimentato l’universo coop e racconta la realtà di un business protetto, in cui sfruttamento, corruzione, speculazione finanziaria sono ben presenti seppure mai denunciati perché coperti dal marchio della legalità».
Insomma, un appuntamento da non perdere per questo libro-inchiesta uscito lo scorso mese di maggio e che a giugno era arrivato già alla terza edizione, suscitando l’interesse della stampa libera e di un pubblico sempre più vasto e assetato di conoscenza.
Nella tappa locrese, che avrà luogo nell’aula magna del liceo “Zaleuco” di Locri per gentile concessione del dirigente scolastico Giuseppe Fazzolari, dialogheranno con l’autore il direttore responsabile di Lente Locale Gianluca Albanese e l’animatrice del movimento letterario “MAG – La ladra di libri” Maria Antonella Gozzi.
Le conclusioni saranno affidate al Presidente Onorario Aggiunto della Suprema Corte di Cassazione Romano De Grazia, presidente e fondatore del Centro Studi Legislativo “Lazzati”.
Il tour di Antonio Amorosi si concluderà nella stessa giornata di sabato 15 a Cosenza, sempre alla presenza del giudice De Grazia, il quale, ai taccuini di Lente Locale, esprime un giudizio fortemente negativo dell’idea di Renzi di rilanciare l’idea di realizzare il ponte sullo Stretto «Sarebbe – ha detto – un regalo a mafia e ‘ndrangheta» e, sul suo profilo facebook annuncia una interessante novità che prenderà corpo proprio sabato 15 a Cosenza nel corso della presentazione di “Coop Connection”.
«Insieme al Grande Maestro dei Templari Federiciani Corrado Armeri il Centro studi Legislativo Lazzati sottoscriverà un protocollo d’intesa per sostenere la Legge Lazzati, unico strumento – ha ribadito De Grazia – per combattere l’infiltrazione delle mafie nelle elezioni, impedendo ai pregiudicati di fare campagna elettorale».
di seguito la nota ufficiale: “Il Gran Maestro dei Templari Federiciani sarà con me, con il sindaco Mario Occhiuto e con lo scrittore Antonio Amorosi il 15 ottobre PV ore 18.00 a Cosenza.
Moderatore dell’incontro sarà il giornalista Sergio Tursi Prato e presentano il libro di Amorosi Coop Connection ( ed.Chiarelettere, 2016). Il libro è risultato fra i primi dieci più letti e venduti in Italia ( è alla terza ristampa). Il Gran Maestro ha annunciato per l’occasione la firma di un protocollo d’intesa con il Centro Studi Lazzati scrivendo testualmente : ” Il 15 ottobre a Cosenza firmeremo un protocollo di legalità e di promozione della Legge Lazzati. L’unica legge che può mettere la parola fine all’intreccio politico-mafioso. Una cosa è certa, sono i politici che cercano la mafia. Perché la mafia quando vuole imporre la propria presenza poco importa il vincitore. La mala-politica non la vuole approvare per intero. Ma d’altronde chi si farebbe del male da solo.
Corrado Maria Armeri, Gran Maestro Federiciano” . Apprezzatissimo tale gesto che è un modo concreto di fare la lotta in trincea al malaffare e di portare avanti la legge
Lazzati nel suo testo originario. Sono sicuro che questa volta ce la faremo. Intanto, come al solito, la stampa tace o è addirittura complice alterando la storicità degli eventi. Abbiamo richiamato la doverosa rettifica alla ricostruzione tentata sulla strage di Ustica, il cadavere del pilota libico precipitato con il veivolo a Castelsilano e il tentativo messo in atto di farlo passare per fresco di giornata e ciò al fine di non far risalire al 27 giugno 1980 (abbattimento dell’areo di linea DC9 ) alla data di ritrovamento del cadavere (18 luglio 1980). Come anche abbiamo segnalato il prelievo dei resti del Mig adopera dei servizi segreti per incarico di chi non doveva apparire. E ciò per non fare verificare i fori di entrata dei proiettili alla carlinga del veicolo. circostanze queste confermate. Verificate nel corso dei due convegni organizzati dal Centro studi Lazzati alla presenza di Rosario Priore già giudice istruttore della vicenda giudiziaria. Purtroppo il chiarimento da noi dato è stato del tutto inutile.
Qualche riflessione merita inoltre la storia narrata sull’On. Rosanna Scopelliti e di recente letta su un foglio locale. Non è tanto comprensibile che la giovine Onorevole ricordi di lei e del padre magistrato prima e dopo i 7 anni dall’omicidio del genitore. E’ meno comprensibile però che ella opacizzi ricordi su fatti e circostanze successive alla età di 23 anni quando fu invitata a venire in Calabria l’otto marzo del 2006 e a continuare la battaglia per l’approvazione della Legge Lazzati. Peccatucci umani questi è solo Dio senza peccati. Questi Le possono essere perdonati quelli che , sicuramente, si fa fatica a comprendere è Ella sia espressione dell’area N.C.D. e cioè espressione della stessa area politica alla quale appartiene l’On. Enrico Costa che all’epoca con un suo provvido emendamento impedì alla legge (175 del 2010) di funzionare e questo, il sottoscritto e il centro studi non riescono al perdonarlo. Non fa onore, peraltro alla memoria di Suo padre”.