di Antonella Scabellone
SIDERNO-Successo per la manifestazione “Cibus Noster Solidale”, che ha visto coinvolte, dal 24 al 25 ottobre, a Siderno, una trentina di associazioni e attività imprenditoriali. Tutti uniti per la solidarietà, e il ricavato del buffet è stato devoluto alla Caritas diocesana.
La manifestazione s’inquadra nel progetto “ViviBorgo per Siderno Antica”.Ha fatto gli onori di casa Albarosa Dolfin Romeo, presidente del Sidus club.
La due giorni ha avuto luogo al Grand Hotel President di Siderno Marina.Tutte le aziende hanno fornito gratuitamente i loro prodotti, che sono stati cucinati dagli allievi dell’istituto alberghiero di Locri-Siderno, coordinati dallo chef Cosimo Pasqualino, presidente dell’associazione provinciale cuochi reggini. Tanti gli assistenti tecnici e i docenti del “Dea Persefone” che hanno contribuito: da Cosimo Lizzi, a Piero Sgambelluri, a Rosana Lupis, a Pasquale Pangallo,a Giuseppe Pantaleo, a Renato Oliveto, a Pasquale Reitano solo per citarne alcuni.
Ne è uscito, la serata conclusiva del 25 ottobre, un sontuoso banchetto di prodotti enogastronomici della zona.
A fare da contorno al BUFFET gli spazi espositivi curati dalla fotografa Carla Commisso e dalla pittrice Menna Verbeni;il piano bar di Leonardo Mollica e lo spettacolo di danza a cura di Stefano Infusini.
Il giorno prima, invece, il 24 ottobre, si è tenuto, sempre all’Hotel President, un vero e proprio forum che ha visto la partecipazione di molti dei soggetti coinvolti nell’iniziativa “Cibus Solidale”, tra cui la responsabile dei servizi educativi del Museo del Territorio Laura Delfino, il dirigente scolastico e presidente dell’associazione “Museo della scuola – I care” Vito Pirruccio, il presidente del Corsecom Mario Diano, il direttore della Dafne Antonio Muià, la dirigente scolastica dell’istituto alberghiero “Dea Persefone” Giuliana Fiaschè, il presidente dell’associazione cuochi reggini Cosimo Pasqualino, il vicario della diocesi di Locri-Gerace don Pietro Romeo e il direttore della Caritas diocesana don Rigobert Elangui.
Una bella manifestazione che insegna come si può fare solidarietà coniugando l’aspetto umanitario con quello culturale che deriva dalle ricchezze naturali, archeologiche e enogastronomiche di un territorio.