di Redazione
L’Associazione “Gente in Aspromonte” ha organizzato per domenica 7 febbraio una nuova escursione, dal programma targato 2016, ovvero i “Rifugi e Bivacchi di Guglielmazzo“.
Il raduno è previsto alle ore 9.30 nel parcheggio dell’uscita A3 di Bagnara Calabra. Si prosegue in direzione Solano e superato il paese dopo circa 5 km si arriva al Bivacco Braca. Partenza escursione ore.10.15
“E’ un anello- si legge nel programma- tracciato tra i pascoli ed i fondovalle di questo magnifico territorio tra mulattiere e valli intorno al Puntone Guglielmazzo, spettacolare per varietà e ricchezza di vegetazione. E’ uno fra i punti più panoramici e suggestivi dell’Aspromonte, con ampie vedute sulla costa tirrenica e sullo stretto di Messina. Un confine fra due mondi: la zona di fondovalle nella macchia mediterranea e, verso Solano, le alture coltivate dei Piani dell’Aspromonte”.
“Il percorso proposto,seguendo vecchie mulattiere, sentieri di collegamento di povere case disabitate e antiche piste di lavoro, si snoda sui crinali meridionali dei Piani d’Aspromonte affacciati sulla costa Viola. Un territorio, questo, che un tempo per molte persone era il centro della vita e degli interessi. La gente si era legata a questa montagna dopo averla addomesticata con quotidiane e impagabili fatiche, permettendone lo sfruttamento anche dei versanti più scoscesi. In questi luoghi, attraverso una fitta rete di mulattiere e sentieri, c’era la legna da portare fino alle povere case o a fondovalle; c’era il trasporto a schiena di terra da riporto per ridurre a coltura quel poco e magro terreno concesso da una natura avara. Oggi la natura si è ripresa i suoi spazi. Prati, un tempo ben visibili anche dal fondovalle, si sono trasformati in boschi di nocciolo, castagno, noce. Molte abitazioni sono scomparse, altre sono tristemente abbandonate, ma altre ancora, sorrette dalla tenacia e dalla caparbietà propria della gente del luogo, resistono al tempo ed alle modeste condizioni di vita”.
DI SEGUITO RIPORTIAMO LA DESCRIZIONE DEL SENTIERO:
Si scende gradualmente tra castagni, lecci e querce per 300 metri fino alla località Canalello. Giunti nei pressi della zona Cona si può notare un piccolo strato di terra bruciata (fusione tra le rocce per attrito) e proseguendo si gira al primo sterrato a sinistra, si percorre un breve tratto pianeggiante per poi dirigersi al Vallone Petracco superato il quale si arriva al Passo Cippa.Proseguendo si passa dalla pista a mezza costa ai piani di Sant’Anastasia con piantagioni di noci a sinistra e ulivi a desta, si cammina per 25 minuti e poi si svolta a sinistra. Dopo una lieve salita, all’incrocio si prosegue dritto e superato il Vallone Ferraria, la strada inizia a salire. Arrivati al quadrivio si gira a sinistra verso le coste di Sant’Antonio e subito si attraversa una piccola cava di pietra morta. A questo punto ci troviamo di fronte alla località Sant’Angelo di Melia di San Roberto.Salendo incontriamo ancora piccoli strati di terra bruciata. Al primo spiazzo si gira a sinistra verso la montagna Malavalle e al secondo spiazzo a destra in salita e poi ancora a destra verso il pilone. Arrivati sulla via Dei Carri si sale a sinistra e al piano delle Scapolelle si prosegue a destra (a sinistra rimane il bivacco di Scapolelle), si entra a sinistra nella pineta e si arriva ai piani dell’Aspromonte. Usciti dalla pineta si attraversa la provinciale Solano-Gambarie e ci si immette sulla stradina di cemento che porta al casello di Guglielmazzo dove si pranza nell’area pic-nic.Si prosegue per un centinaio di metri lungo la sterrata e alla fine della staccionata si devia a sinistra e si scende lungo un viottolo creato dagli animali.Pochi minuti e siamo sulla strada provinciale, ancora qualche centinaio di metri e siamo alla fontana di Guglielmazzo da dove in pochi minuti e si arriva alle macchine. Dai punti panoramici si possono ammirare: Capo Vaticano, Nicotera, il fiume di Catona e i laghetti di Ganzirri.
Caro Direttore,
innanzi tutto spero stia bene e grazie per lo spazio accordatomi. Sara’ più di un mese e mezzo fa’ che scrissi una mail all’incaricato di “Gente in Aspromonte” Signor Pellegrino, chiedendole se al limite potesse mandarmi più’ informazioni su quello che loro si occupano siccome sono un’appassionato di trekking. Fornivo lui a dire il vero anche delle idee interessantissime, sfortunatamente non ho mai ricevuto risposta dal Sig. Pellegrino. Sia il tono e sia il contenuto della mia mail verso lui e la loro organizzazione era molto positivo ed incoraggiante , ma ovviamente hanno scelto a non rispondermi affatto. In totale sincerità’ rimasi leggermente disilluso dal loro comportamento. Pero’ comprendo
che come in tutte le cose non si puo’ forzare nessuno a rispondere se non hanno voglia e spirito. Quasi come il famoso fatto dell’asino quando lo si porta alla fonte !!!!!!!!!!!!!
Di nuovo grazie e l’occasione mi e’ gradita a porgerle i miei più’ cari saluti.
Pino Correale Toronto-Canada