FotoGallery e Video di Enzo Lacopo
A confronto con i cittadini si è affrontata la tematica, sotto l’aspetto sociologico- economico e turistico, con il docente universitario professor Isidoro Pennisi.
Partecipato e attento l’incontro “Azioni concrete per lo sviluppo del territorio” avvenuto a Moschetta ieri pomeriggio tra i numerosi cittadini della contrada e la lista “Tutti per Locri” guidata dal candidato a sindaco Giovanni Calabrese.
Presenti moltissime persone del posto per incontrare i candidati e principalmente ascoltare le linee di intervento del gruppo Calabrese.
A relazionare un grande professionista e professore Isidoro Pennisi che ha dato vita ad un incontro formativo e conoscitivo sotto l’aspetto sociologico, economico e turistico.
Prima di entrare nel vivo del confronto, ha portato i saluti il candidato a sindaco Giovanni Calabrese ringraziando quanti hanno in questi anni creduto nella rinascita della città: «Abbiamo avuto molte difficoltà superate insieme, perché questa Amministrazione è stata vicina alla popolazione di Moschetta grazie anche al consigliere delegato alle contrade, Vincenzo Panetta che si è speso molto per affrontare criticità ed individuare piani di sviluppo. Non ci interessano le polemiche- ha continuato il sindaco, le lasciamo a chi non ha altri argomenti, perché, sappiamo bene quali sono i problemi e di certo non li nascondiamo, ma in maniera costruttiva e di concerto con la popolazione di Moschetta li risolviamo e ascoltiamo suggerimenti ed esigenze».
Calabrese guarda avanti e ha sottolineato quanto importante sia stato intervenire concretamente e portare a Moschetta un finanziamento che prevederà 3.300.000,00 €, che andranno a riqualificare l’area sud della città con contrada Moschetta con l’intervento sulla piazza, l’accesso al nuovo teatro all’aperto, la viabilità della contrada e la rotatoria al bivio con la SS 106. Sempre grazie al corposo finanziamento verrà realizzato il primo lotto funzionale del lato sud del lungomare cittadino; per l’illustrazione del prospetto è stato invitato il professore Pennisi, docente all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, dipartimento Urbanistica e Arte, incaricato della redazione del progetto che dovrà essere presentato entro il prossimo 8 luglio.
Intervento seguito da quello di Raffaele Sainato che ha parlato di continuità e di interventi ininterrotti in questi anni, tralasciando le polemiche sterili che imputano a questa Amministrazione di essere intervenuta solo in questo periodo. Quanto di più falso – chiosa Sainato- perché gli atti parlano e i cittadini di Moschetta sanno quanto si è fatto e ancora sarà necessario fare per la comunità che vanta, e di questo il candidato consigliere si congratula, un senso di appartenenza notevole.
«Stasera siamo qui per dialogare con voi e raccogliere le vostre sensazioni per farle nostre e migliorare in positività, auspicando di continuare il percorso intrapreso anche dal consigliere Panetta.
Interventi da parta, quindi, del candidato consigliere Vincenzo Panetta che, mostrando l’emozione del momento e ringraziato i presenti per la sinergia avuta in questi 5 anni da consigliere, ha soffermato l’accento del suo intervento sul rapporto di fiducia e sulle varie iniziative, sia in campo strutturale che di valorizzazione del territorio, che si andranno a fare, fra tutti punti aggregativi per tutte le fasce d’età.
Giovanna Panetta anche lei di Moschetta ha dialogato sul tema del patrimonio culturale che Moschetta ha, rintracciando le sinergie giuste- ha detto- si può continuare a far meglio.
Anche Giovanni Capogreco dell’associazione Pro Moschetta ha ringraziato quanto fatto e soffermandosi sull’aspetto culturale e storico della località ha ribadito che Moschetta non ha bisogno di polemiche ma di una volontà politica determinata a far del bene alla comunità che rappresenta per Locri una forza e un ottimo punto per incrementare il turismo nonché l’economia.
«Riconosco in questa Amministrazione- ha detto l’avvocatessa Ornella Monteleone, intervenuta al dibattito- la politica del fare e una predisposizione all’ascolto che ci hanno permesso di interfacciarci ogni qualvolta ne abbiamo sentito la necessità-. Lusingata dalla presenza del relatore Pennisi, la Monteleone, orgogliosa di appartenere ad una comunità come Moschetta, l’ha definita “città nella città”, non sentendosi in un’area marginale perché la nostra zona – ha affermato- non ha di meno di altri posti ma ha bisogno di qualcosa in più. Ora- ha sottolineato- è tempo di costruire, lottando sempre per i diritti civici e puntando sui nostri ragazzi con la possibilità di offrire loro spazi idonei all’aggregazione».
Piacevole e riflessivo l’intervento del docente universitario professor Pennis che ha focalizzato la sua argomentazione evidenziandone aspetti sociali ed economici, nonché urbanistici e turistici. Una riflessione sociologica imperniata su tre parole chiave: “diritto alla città”, democrazia, “ri-creazione assistita”.
«Quando creiamo un progetto- queste le parole di Pennisi- dobbiamo considerare tutti gli aspetti e le regole adattate agli spazi urbani. Ciò deve avvenire guardando con responsabilità e proiettando l’idea nel futuro della città, non soffermandosi sullo stato attuale. Regole e spazi, pertanto, che devono trovare comune accordo nelle scelte delle istituzioni cittadine con il coinvolgimento cittadino o delle associazioni che lavorano sul campo.
Così il concetto di democrazia trova i suoi risultati in quanto espressione del volere collettivo che deve giudicare l’operato di chi ha svolto e proporre idee inedite. I progetti urbani come quelli sul turismo devono essere espressione del contesto in cui si trovare e soddisfare e esigenze, studiandone la storia del popolo e adottando che ri-creazione utile a tutti. Progetti ripensati e ricreati guardando il popolo e considerando i luoghi utili per il tempo libero che, potrebbero divenire fonti di economia e benessere.
Il progetto sulla riqualificazione di Moschetta ha calcolato proprio questo, rispondendo alle esigente della comunità ma spingendosi oltre, valorizzandone il paesaggio e la forza culturale, parlando di spazi potenzialmente costruiti per il territorio stesso e per le generazioni che verranno.
«Riflessioni e proposte- ha concluso il docente- potranno pervenirmi in fase di elaborazione così da studiare altre linee di intervento e coprendo i fabbisogni della comunità che, però non deve guardare ai soli profitti o emozioni del momento, piuttosto spingersi verso l’interesse collettivo dando al posto ciò che merita.
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